A diciannove anni lasciò Parrano per cercare “l’America”. Era il 1901 e dopo circa un mese di viaggio arrivò a Rio De Janeiro e là, in Brasile, rimase per un decennio circa. Non trovò mai la fortuna agognata ma una zappa e condizioni di vita faticose e amare: “Rio destino ingrato, anche quì m’ai la zappa ridonato”.
Il protagonista di questa vicenda di emigrazione si chiama Pompeo Ciofi, parranese di nascita e orvietano di adozione. A salvarlo dall’oblio della Storia, un’ autobiografia in ottava rima che egli dettò al figlio nel 1953, tre anni prima di lasciare questa Terra e da poco ritrovata.
La stampa di questa “vita in versi”, introdotta e curata da Carlo Crisanti e Aldo Lo Presti, sarà presentata sabato 1 settembre, alle ore 18.00 a Parrano, (Centro Storico – Via di Sopra) dai curatori sopra citati e da Fausto Galanello, presidente del Consiglio Regionale dell’emigrazione, organismo tecnico-consultivo della Giunta Regionale dell’Umbria che ha sostenuto la ristampa della pubblicazione.
Alle 19.00, Maria Grazia Narducci e Michele Sciancalepore, con il commento musicale di Ivano Ciofi alla chitarra classica, si cimenteranno con le 53 ottave di endecasillabi del “poeta-migrante” in un piccolo spettacolo ma denso di sorprendenti suggestioni.
L’iniziativa è stata promossa e organizzata dal Comune di Parrano con il fondamentale contributo della Pro-Loco, dell’Associazione Amici della Cultura e dei cittadini volontari.