ORVIETO – Alla fine sono stati percorsi dal fuoco circa 100 ettari, in gran parte coltivati e in parte boscati, nel vasto incendio divampato martedì pomeriggio sull’altopiano dell’Alfina. Presto ancora per consegnare tutte le perizie tuttavia tra le possibili cause dell’incendio si parla informalmente anche della possibilità che a causarlo siano state le scintille di una mietitrebbia. Nel corso delle operazioni di spegnimento – cui hanno partecipato vigili del fuoco, protezione civile, corpo forestale dello Stato e comunità montana con un ingente dispiegamento di uomini e mezzi (sono intervenuti anche tre canadair e due elicotteri) – è rimasto anche ferito un volontario della protezione civile. Una folata di vento e fuoco ha investito il volontario mentre percorreva la strada tra Benano e Castel Giorgio, provocandogli un’ustione di secondo grado al braccio sinistro e danneggiando il modulo antincendio su Land Rover Defender del quale era alla guida. E’ per questo che ieri il Comune ha formalizzato al servizio di protezione civile della per i volontari del gruppo comunale di Orvieto. Si tratta di rimborsi chilometri e per gli eventuali danni riportati da uomini e mezzi. Intanto ieri pomeriggio un altro incendio è divampato nel territorio comunale di Allerona. Le fiamme si sono sviluppate tra il Paglia e la corsia nord dell’Autosole. Il fuoco ha percorso prevalentemente sterpaglie.
Sul posto a domare le fiamme: vigili del fuoco, protezione civile, forestale e comunità montana. A questo proposito le amministrazioni comunali ricordano che, dai primi di luglio, è in vigore l’ordinanza per la prevenzione e la lotta agli incedi boschivi che vieta di bruciare le stoppie fino al 30 settembre. Saranno proprio i volontari di protezione civile a verificare il rispetto del provvedimento nel quale, sono previste sanzioni a carico dei titolari di terreni. I proprietari hanno anche l’obbligo tenere sgombri i loro terreni fino a 20 metri dal confine del bosco, da covoni di grano, erbe secche e da ogni altra materia combustibile.