Riceviamo dal comandante Vinciotti a proposito di una richiesta di “rassicurazione” presentata da alcuni cittadini raccolti nell’associazione “Libera confraternita del buon governo”, rappresentata da Igino Garbini, e pubblichiamo.
A seguito della segnalazione su presunte disfunzioni dell’ufficio Informazioni e accoglienza turistica del Comune di Orvieto, segnalate il 19 luglio u.s. attraverso la testata on line Orvietosì dal gruppo di cittadini denominato “Libera confraternita del buon governo”, l’assessore al Turismo Marco Marino ha incaricato il dirigente del Settore Turismo Mauro Vinciotti a fornire gli opportuni chiarimenti “dal momento che – precisa l’assessore – si chiamano in causa le dipendenti dell’ufficio di Piazza Duomo, mettendone in discussione la competenza e la correttezza”.
“Nel mio lavoro – afferma il dirigente Mauro Vinciotti – ho sempre giudicato positivamente ogni iniziativa tesa ad alimentare il dialogo tra servizi pubblici e cittadini, chi mi conosce sa che la porta del mio ufficio è sempre aperta a chiunque voglia chiedere spiegazioni, chiarimenti o (perché no?) presentare le sue legittime rimostranze. Sono quindi ben lieto di rispondere ai quesiti proposti, augurandomi che questo sia solo il primo passo di un utile confronto di idee che, se portato avanti sul piano dell’onestà intellettuale e del dialogo costruttivo, non potrà che arricchirci tutti”.
“Si avanza il dubbio – aggiunge – che ‘l’ubicazione di questo servizio sia poco felice, non adeguata agli attuali flussi di viabilità’. Certamente la questione merita un serio approfondimento, che non può certo esaurirsi nel breve spazio di un post. In questa sede mi limito ad alcune sintetiche considerazioni: l’ufficio di Informazione e accoglienza turistica si trova in Piazza Duomo fin dal 1963, in quanto questa ubicazione è da sempre il punto di convergenza di tutti i flussi turistici della città. E’ anche vero, però, che un moderno sistema di accoglienza ed informazione ai visitatori della città deve essere strutturato in maniera tale da rispondere all’evoluzione delle esigenze e delle abitudini della gente, il che vuol dire non solo essere presenti nel web (oramai diventato il canale principale di ricerca di informazioni sulle mete turistiche), ma anche offrire punti di accoglienza sulle principali direttrici ‘in entrata’ della città. Non a caso, nonostante le stringenti difficoltà finanziarie, anche quest’anno sono state reperire le risorse per tenere aperto il ‘secondo’ ufficio, collocato a Piazza Cahen, in grado di intercettare con successo sia i flussi provenienti dalla Funicolare sia quelli dei turisti in automobile. Naturalmente non consideriamo questo provvedimento come risolutivo: molte altre idee sono allo studio, ma il mio ruolo di tecnico si ferma qui, in quanto sarà la parte politica ad illustrare i programmi per il futuro”.
“Quanto agli orari al pubblico – prosegue il dirigente – l’Ufficio di Piazza Duomo è aperto nei giorni feriali dalle ore 8,15 alle ore 13,50 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00 mentre il sabato ed i festivi è aperto dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00. L’Ufficio di Piazza Cahen è aperto tutti i giorni, compreso domenica e festivi, dalle ore 10,00 alle ore 18,00. Nel complesso, quindi, l’orario coordinato dei due uffici riesce a coprire il servizio dalle prime ore della mattina fino a sera. Anche in questo caso, comunque, valgono le precedenti considerazioni circa l’importanza di rimanere sempre al passo con le esigenze dei turisti del terzo millennio, che non vuol dire solamente riconsiderare gli orari di sportello ma anche e soprattutto offrire punti di informazione telematici, interattivi ed operativi 24 ore su 24. Ripeto, in un post, purtroppo, non è possibile approfondire più di tanto, ritengo tuttavia che il tema della qualità delle informazioni e dei canali con cui esse vengono rese fruibili costituisca la più importante sfida del turismo di oggi e di domani. Intorno a questo argomento auspico che nasca un circolo virtuoso di idee e di proposte”.
“Mi scuseranno coloro che hanno segnalato le presunte disfunzioni – conclude – se non entro nel merito delle vergognose insinuazioni circa le capacità professionali (‘mancanza di conoscenza delle lingue’, ‘poche informazioni date’) e la correttezza etica (‘informazioni strumentali a favorire alcuni siti’) delle impiegate dell’ufficio turismo, perché ritengo che quando si smette di parlare di un Ente e si parla invece direttamente delle persone (di cui non si fa il nome – è vero – ma che tutti ad Orvieto conoscono) certe dicerie andrebbero verificate prima di fargli eco. Solo per dovere di cronaca, le operatrici dell’ufficio di Piazza Duomo hanno frequentato un corso di formazione per operatori turistici della durata di due anni nel quale erano materie di studio la lingua inglese e la lingua tedesca, scienza del turismo e storia dell’arte, hanno superato un concorso pubblico regionale nel quale la conoscenza della lingua inglese e l’accoglienza turistica, erano materia d’esame e successivamente hanno frequentato corsi di aggiornamento regionali o privati di lingue e di accoglienza turistica. Le due operatrici di Piazza Cahen, entrambe laureate in lingue, hanno superato una selezione indetta dal Comune nell’anno 2007 e conoscono bene la lingua, inglese, francese, tedesca e spagnola”.