Riscontro l’intervento di Carlo Emanuele Trappolino che giudico certamente scomposto e, probabilmente, inopportuno.
La mia non voleva essere una reprimenda. Segnalavo soltanto l’opportunità di poter interloquire con i tre parlamentari che in queste ore stanno vagliando le istanze dei Tribunali minori. Faccio sommessamente rilevare che la costituzione del cd “Comitato Parlamentare dei Volenterosi” è notizia di dominio pubblico per essere stata diffusa dal quotidiano “La Stampa” di qualche giorno fa.
Caro Emanuele, non si tratta di questuare o di chiedere indulgenze plenarie. Non e’ neanche una questione corporativa. In gioco c’è la sopravvivenza della nostra Città.
Io, caro Emanuele, non ti ho imputato responsabilità specifiche. La tua esternazione appare pertanto una excusatio non petita che mi suscita non poche perplessità.
Prendo comunque atto che tu “da sempre sei al fianco del Tribunale” e, francamente, mi sarei stupito del contrario. Non mi esimo però dal rappresentarti tutta la mia amarezza per il contenuto della tua livorosa esternazione e ti rinnovo l’invito a prendere in seria e tempestiva considerazione la mia “segnalazione”.
P.S. Non curarti di rispondermi. Utilizza il tuo tempo per continuare a tutelare le ragioni del nostro territorio.