Il teatro come strumento principe per il percorso di reinserimento del detenuto è stato al centro del dibattito “Sulla scena, per educare alla libertà” che si è tenuto mercoledì 30 maggio nell’ambito della VII edizione del “Festival Internazionale di Arte e Fede” in corso ad Orvieto ancora fino al 10 giugno.
Molti gli ospiti che hanno dato vita all’incontro: i detenuti-attori della Compagnia Stabile Assai di Rebibbia, accompagnati da Patrizia Spagnoli (teatro terapeuta) e Antonio Turco (educatore e responsabile della Compagnia Stabile Assai), Paolo Volontè (assistente sociale U.E.P.E. di Perugia) e Fred Whitman (Pastore evangelico, fondatore di Radio Luce e conduttore della rubrica televisiva La Bibbia Oggi).
A sorpresa, ha portato la sua testimonianza anche il Vescovo emerito di Orvieto-Todi, Monsignor Giovanni Scanavino. “Il contatto diretto che ho avuto con i detenuti del carcere di Orvieto – ha detto – è stata un’esperienza umana bellissima. Il segreto della formazione è sempre l’amore, a qualunque livello, anche a scuola. Lo sforzo dovrebbe essere quello di avvicinare la città al carcere, trovare nuove iniziative. Molta gente non ha la giusta consapevolezza di cosa significa stare in carcere ventiquattro ore su ventiquattro. I detenuti vanno aiutati a far venire fuori quello che hanno dentro, comunicando loro la fiducia nel Vangelo”.
Al termine del dibattito è seguita la proiezione del film dei fratelli Taviani “Cesare deve morire”. Emblematica e carica di significato la frase finale del film, pronunciata dal detenuto-attore Cosimo Rega: “Da quando ho conosciuto l’arte, questa cella è diventata una prigione”.
LA SETTIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL PROSEGUIRÀ CON L’APPUNTAMENTO DI DOMANI, VENERDÌ 1° GIUGNO ALLE ORE 17.30 PRESSO IL CINEMA CORSO. VERRÀ PROIETTATO IL FILM “IO SONO CON TE” DI GUIDO CHIESA. SEGUIRA’ L’INCONTRO-DIBATTITO CON IL REGISTA. INTERVERRANNO: FEDERICO PONTIGGIA ED ELENA LIOTTA.
L’INGRESSO AL CINEMA SARA’ GRATUITO
Il film:
Maria è una giovane ragazza, figlia di pastori, promessa in sposa a Giuseppe. Cresciuta secondo l’amore e il rispetto verso i più piccoli, la ragazza presto ravvisa le storture del mondo patriarcale che la circonda. L’atteggiamento solare e determinato di Maria, protettivo nei confronti dei bambini, suscita l’indignazione di quanti sono convinti della necessità di impartire loro punizioni, disciplina e sottomissione. In una società in cui sollevazioni e ribellioni sono all’ordine del giorno e il richiamo alla violenza si propaga come una sorta di contagio, Maria dando alla luce suo figlio Gesù, si troverà di fronte a scelte decisive, che la trasformeranno, suo malgrado, in pietra dello scandalo.
Guido Chiesa – Regista e sceneggiatore, ha lavorato negli Stati Uniti con Jim Jarmusch, Amos Poe, Nicolas Roeg e Michael Cimino. Dal 1991 è autore di numerosi film e documentari tra cui: Il partigiano Johnny (2000), Lavorare con lentezza (2004), la miniserie per Sky Quo vadis, baby?
Nel 2010 esce Io sono con te, lungometraggio incentrato sulla figura di Maria di Nazaret. Nel 2011 pubblica per la UTET il Manuale di regia cinematografica, per il quale riceve il Premio Diego Fabbri, come miglior saggio sul cinema, dalla Rivista del Cinematografo.
Federico Pontiggia – giornalista e critico cinematografico. Redattore della Rivista del Cinematografo e del sito www.cinematografo.it.
Elena Liotta – analista junghiana, svolge da circa trent’anni attività clinica, didattica e culturale in ambito psicoanalitico e non solo. È autrice di numerose pubblicazioni che spaziano dalla storia della psicologia del profondo fino al rapporto tra scienza contemporanea e psicoanalisi, toccando i temi della creatività, del potere e dell’identità femminile.
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