L’amministrazione provinciale di Terni è fortemente preoccupata per la crisi in atto e per le conseguenze che essa sta producendo anche sul territorio provinciale. I costi a carico delle famiglie e delle imprese stanno infatti diventando sempre più pesanti. Fra di essi quello della benzina è sicuramente tra i più rilevanti, visti gli aumenti fiscali degli ultimi tempi e la necessità dell’uso quotidiano dell’auto per motivi di lavoro o personali. A tale proposito l’iniziativa dell’Aci nazionale, e quindi dell’Aci di Terni, di uno sciopero contro il caro benzina assume un significato molto importante. La Provincia collabora da anni con l’Aci di Terni soprattutto per sviluppare programmi e progetti finalizzati alla sicurezza stradale e all’educazione ad una guida corretta. Anche in occasione dello sciopero del 6 giugno l’amministrazione conferma questa sinergia e condivide lo spirito dell’iniziativa. In un momento di crisi generale, l’aumento delle accise si ripercuote fortemente su famiglie e attività economiche già gravate da una recessione che sta colpendo in maniera pesante e generalizzata. In questo contesto la pressione fiscale sui veicoli risulta ormai insostenibile sia dal punto di vista economico che sociale
Impianti di grandi derivazioni, per Orvieto deliberati 450 mila euro
La Giunta regionale dell'Umbria ha oggi deliberato il riparto e l'individuazione dei criteri e modalità per l'assegnazione delle risorse 2024...