ORVIETO – Rendere il parto il più naturale e il più sicuro possibile, limitando il numero dei cesarei anche grazie all’impiego di nuove tecniche. E’ l’impegno che il reparto di Ostetricia del presidio di Orvieto, diretto dal dottor Riccardo Morelli assume, d’intesa con la direzione generale, per offrire un servizio sempre più a misura di mamma e di bambino.
Dei 470 parti del 2011 circa un 30% ad Orvieto sono stati dei cesarei. Una percentuale che si vuol far scendere ad un 25% per avvicinarsi gradualmente ai valori raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità. Come? Valorizzando tecniche già conosciute come il parto in acqua, ad esempio, ma soprattutto impiegando nuove tecniche.
Se ne avrà un’anteprima oggi a palazzo Coelli al convegno “Nascere nel terzo millennio, attualità e dibattiti di condotta ostetrica”, promosso dal dottor Riccardo Morelli nell’ambito dei “Venerdì orvietani di aggiornamento”.
Interverranno esperti di alto livello come il ginecologo e storico della medicina Romano Forleo, Giancarlo Di Renzo dell’Università di Perugia che presenterà il nuovo presidio odòn device che potrebbe abbattere il numero di parti cesarei e Danilo Celleno, uno dei massimi esperti italiani nel parto analgesia.