ORVIETO – In mezzo a mille dubbi tra rate e coefficienti, c’è un’unica certezza: dall’Imu il Comune di Orvieto vuole trarre un flusso in entrata corrispondente ai tagli operati dal Governo. In pratica dalla nuova imposta municipale unica (ex Ici) devono entrare nelle casse comunali 1,3 – 1,4 milioni. Euro più euro meno.
All’orizzonte rischia insomma di profilarsi l’opzione del coefficiente massimo per la prima e la seconda casa. Le aliquote di base sono, come noto, del 4 per mille per la prima casa, e del 7,6 per mille la seconda casa, ma con la facoltà affidata ai Comuni di aumentare o diminuire le aliquote, fino ad un massimo del 2 per mille sulla prima casa e massimo del 3 per mille sulla seconda casa.
Orvieto, come il 90% circa dei Comuni del Paese, non ha ancora preso una decisione in merito ai coefficienti che intende applicare. Le proiezioni però sono in corso e al momento, senza le aliquote al massimo, non si chiude il preventivo 2012. In ogni caso, molto dipenderà dalle indicazioni che arriveranno dal governo centrale sul resto degli immobili. Quello che è certo è che con l’Imu l’amministrazione comunale intende coprire al 100% i minori trasferimenti statali che, nel bilancio di quest’anno, incidono per circa 1,4 milioni di euro.