L’ex assessore al bilancio Piergiorgio Pizzo interviene con una nota chiedendo all’attuale assessore Gnagnarini notizie in merito agli Swap. Ecco di seguito la nota completa:
Mentre l’Assessore al Bilancio del Comune di Orvieto disserta sui social, su tutto, il bilancio del Comune di Orvieto è abbandonato a se stesso; anche perché ogni volta che questa Amministrazione si è “occupata veramente” di bilancio ha fatto disastri, d’altra parte in questo sono esperti !!!!
Per 2 anni non sono riusciti né ad abbassare le tasse né a spendere le maggiori risorse di cui disponevano, allora per giustificare questo “misfatto” si sono avventurati in una modifica del piano di risanamento targato “Concina” ottenendo una sonora bocciatura da parte della Corte dei Conti, ma non contenti, adesso, spendendo 15.000 euro di avvocati hanno deciso di ricorrere a Roma contro questa decisione.
· La politica di alzare le tariffe dei parcheggi ha provocato, per la prima volta dopo 7 anni, una drastica riduzione delle entrate di circa il 10% con la conseguenza che non si “sale” più ad Orvieto.
· Infine i rappresentanti di questa Amministrazione, che hanno sempre denigrato la decisione della giunta Concina di portare in giudizio la Banca BNL per gli swap, non stanno facendo nulla per vincere quella causa che potrebbe portare nelle casse del Comune di Orvieto oltre 1,5 milioni di euro mentre altri comuni umbri continuano a vincere, infatti è di questi giorni (vedi Sole 24 ore plus del 29\10\2016) la notizia che il Comune di Corciano ha vinto anche in appello la sua causa contro BNL per l’ottenimento dell’annullamento dei contratti swap .
Spontanee sono allora le domande: Perché l’Assessore, sempre informatissimo, tace su questo argomento?
Perché non informa il Consiglio Comunale con un attenta relazione, resa degli avvocati, sullo stato dell’arte?
Comprensibile l’imbarazzo di Germani era in Giunta quando si stipulavano i contratti swap con BNL, comprensibile l’imbarazzo visto che nella scorsa legislatura l?attuale Sindaco ha fatto di tutto per ostacolare la politica di Concina su questo argomento, ma oggi appare quanto mai inverosimile che questa Amministrazione faccia lo struzzo e ficchi la testa sotto la sabbia.
Portare a casa questa sentenza significa liberare risorse per una seria politica di riduzione della pressione fiscale ma, probabilmente, sono tutti impegnati a mantenere le loro poltrone ben remunerate, anche in termini di permessi per assenza dal lavoro, e a non pensare al bene della Città.
Un inciso, sarebbe interessante capire che fine ha fatto il data base dei contribuenti della società INPA che gestiva i tributi del suolo pubblico e delle insegne e come mai adesso si devono spendere altri soldi circa 40.000 euro per un’altra società che dovrebbe creare, solo e di nuovo, il data base dei contribuenti?