In un tempo in cui il dibattito politico si trasforma troppo spesso in polemica sterile, sento il dovere di rivolgermi direttamente a voi, con sincerità e rispetto come faccio ogni giorno, non solo da sindaco ma da orvietana che vive questa città insieme a voi.
Negli ultimi mesi c’è chi preferisce raccontare Orvieto solo attraverso le sue difficoltà con una visione che guarda al presente con pessimismo, al futuro con sfiducia e che finisce per alimentare divisioni invece che costruire soluzioni. E in un periodo in cui la diffusione dell’odio trova terreno fertile anche nel linguaggio politico, credo sia doveroso ricordare a tutti noi che le parole hanno un peso.
Le parole possono unire o dividere, generare fiducia o alimentare sospetti. E quando si usano espressioni per insinuare e distorcere la realtà con il solo obiettivo di minare la credibilità delle persone e delle Istituzioni si è responsabili del clima che si tenta di creare ad arte e non si fa un servizio utile alla città.
Tutti noi abbiamo invece bisogno di dialogo, non di sfiducia. Di confronto, non di veleni. Per questo, io, oggi, voglio parlarvi di fiducia. Non in me o nella mia Giunta, ma quella che nasce dall’ascolto reciproco e dalla consapevolezza che ogni scelta o decisione, fatta o da prendere, ha solo un obiettivo: Orvieto.
Io voglio parlare di fiducia in Orvieto. Fiducia nella sua comunità, nelle sue famiglie, nei suoi giovani, nelle associazioni, nelle imprese che ogni giorno fanno la loro parte. Fiducia in una città che non è ferma, che riconosce i suoi punti deboli ma che si rimbocca le maniche e affronta da tempo con determinazione le sue sfide. In questo momento siamo stati chiamati noi a guidare questo cammino. E amministrare significa assumersi responsabilità concrete, anche di fronte a vincoli, ostacoli e burocrazia che spesso rallentano il percorso. Non ne abbiamo mai fatto una scusa ma ci hanno spinto a lavorare con ancora più determinazione.
In questi anni abbiamo aperto cantieri, sbloccato progetti fermi da anni, investito su scuole, impianti sportivi, servizi pubblici per i cittadini e le famiglie, la città è tornata ad attrarre importanti investimenti privati. E a questo aggiungiamo l’ordinario che spesso diventa straordinario.
Tutti interventi reali, finanziati, verificabili. Alcuni già conclusi, altri in corso, altri ancora pronti a partire nei prossimi mesi. Sì, ci sono stati rallentamenti dovuti a problemi anche seri. Ma non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità. Abbiamo affrontato tutto con serietà, fianco a fianco con i nostri tecnici e con il metodo che ci contraddistingue: il lavoro quotidiano, silenzioso, responsabile, trasparente. Perché nulla è nascosto. Ogni atto è pubblico, ogni scelta è tracciabile, ogni passaggio è verificabile. A chi preferisce il sospetto alla proposta, la polemica all’azione, rispondiamo con il lavoro. Perché governare non è solo decidere, è anche costruire fiducia, partecipazione e rispetto.
Mi conforta l’idea che, alla fine, a parlare non saranno le polemiche o i comunicati talvolta scomposti, nemmeno le parole inopportune. Parleranno i fatti: le scuole riaperte, gli spazi restituiti alla città, i servizi che funzionano meglio. Per questo, oggi più che mai, vi invito ad essere parte attiva di questo percorso. Non serve una fiducia cieca o incondizionata, ma una fiducia consapevole che in tantissimi ci avete già consegnato e che custodiamo con responsabilità. Costruita sui risultati, sul confronto e sul desiderio comune di far crescere la città in cui abbiamo scelto di restare e far crescere i nostri figli. In questi anni, parlando con tante persone e visitando tanti posti, mi sono convinta sempre di più che abbiamo il privilegio di vivere in un luogo vivo, con radici solide e lo sguardo rivolto al futuro. Orvieto merita un racconto che guarda avanti. Noi continuiamo ad esserci. Insieme a chi crede davvero in questa città.
Roberta Tardani
Sindaco di Orvieto









