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Home Cronaca

La Regione Umbria cambia marcia, soluzioni strutturali per la sanità pubblica, accelerazione su sviluppo, ambiente e sociale

Redazione by Redazione
2 Luglio 2025
in Cronaca, Secondarie, Archivio notizie
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“Un cambio di rotta significativo attraverso una manovra di sviluppo e ridistribuzione che mira a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a rafforzare il tessuto economico e sociale del territorio”: si può riassumere così il senso del disegno di legge di assestamento del bilancio di previsione regionale 2025-2027, approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria su proposta del vicepresidente della Regione con delega al Bilancio, Tommaso Bori.
L’atto – dopo le necessarie coperture dei tagli per 38,5 milioni di euro nel triennio imposti dal Governo con il “contributo alla finanza pubblica”, del ripiano del disavanzo di esercizio 2024 delle aziende sanitarie per 34 milioni di euro e del ripiano del fondo di dotazione negativo delle stesse aziende sanitarie per 38,5 milioni di euro sempre nel triennio definisce l’allocazione delle risorse finanziarie residuali, accantonate con la legge regionale n. 2/2025.

L’obiettivo prioritario è quello di investire in sviluppo sociale, economico e culturale, il tutto all’insegna della sostenibilità, con un’attenzione particolare alle fasce più fragili della popolazione e al sociale. Si tratta di una manovra complessiva che muove circa 139 milioni di euro, la prima dell’era Proietti, e che punta a orientare le risorse verso una crescita più equa. Il senso profondo di questo assestamento risiede nella sua natura trasversale e inclusiva. Questo approccio integrato infatti, permetterà di massimizzare l’efficacia degli interventi, creando sinergie tra diversi ambiti e garantendo una visione olistica dello sviluppo regionale.

Un impegno concreto per il sociale e la sanità pubblica: la manovra di bilancio testimonia un forte impegno nel potenziamento dei servizi socio-sanitari: un esempio tangibile è il potenziamento del Fondo per la non autosufficienza regionale che si tradurrà in un miglioramento concreto dei servizi e dell’assistenza per le persone con disabilità e non autosufficienti, fornendo un supporto essenziale alle famiglie. Parallelamente, il settore sanitario beneficia di un rifinanziamento significativo: vengono destinate maggiori risorse per il finanziamento degli indennizzi ai soggetti danneggiati da complicanze irreversibili a seguito di trasfusioni (2,151 milioni nel triennio) e vengono effettuati investimenti nell’edilizia sanitaria e nell’ammodernamento tecnologico delle strutture pubbliche, con oltre 7 milioni di euro nel 2025. Questi interventi mirano a riorganizzare e modernizzare la rete ospedaliera, garantendo servizi più efficienti e all’avanguardia.

Crescita economica sostenibile, strade e infrastrutture strategiche: la Giunta regionale intende stimolare la crescita economica attraverso investimenti mirati e il pieno cofinanziamento dei programmi regionali dei fondi europei (Fondo sociale europeo (FSE+) 2021-2027 e Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), con un incremento complessivo di circa 28 milioni di euro per il Fondo sociale europeo (FSE+) e 26 milioni per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) nel triennio. Questi fondi destinati al cofinanziamento di progetti e che porteranno sul territorio investimenti pari ad oltre 300 milioni di euro, saranno cruciali per politiche attive del lavoro, il diritto allo studio, l’occupazione, l’inclusione sociale e gli investimenti per le imprese, specialmente nelle aree rurali. Importanti risorse sono state destinate anche al sostegno del trasporto pubblico locale, con un incremento di 7,5 milioni di euro nel triennio, e allo sviluppo dell’aeroporto regionale “San Francesco d’Assisi”, rifinanziato con 9 milioni di euro nel biennio 2026-2027 per rafforzare l’accessibilità e lo sviluppo turistico e commerciale dell’Umbria. La manutenzione ordinaria delle strade regionali delegata alle Province vedrà un aumento annuale di 3 milioni di euro a partire dal 2026, per un totale di 6 milioni nel triennio, garantendo il pieno finanziamento a regime delle funzioni in materia di viabilità delegate alle Province.

Agricoltura: misure per i danni della fauna selvatica: sul fronte dell’Agricoltura, in riferimento ai danni della fauna selvatica alla circolazione stradale, i cui oneri a carico della Regione sono cresciuti notevolmente, è stato ripristinano il Fondo regionale per la prevenzione e l’indennizzo, con un finanziamento di 250mila euro nel triennio delle attività di prevenzione e con uno stanziamento strutturale e continuativo che per il triennio 2025-2027 è pari a 2 milioni di euro per quanto concerne il rimborso dei danni in caso di incidenti stradali. Per gli indennizzi alle produzioni agricole e alle produzioni zootecniche, sempre causati dalla fauna selvatica, sono stati inoltre incrementati gli stanziamenti per il 2025 rispettivamente di 30mila e 200mila euro. Un altro stanziamento significativo riguarda il sostegno ai centri ittiologici regionali e la gestione dei parchi.

Tutela ambientale e valorizzazione culturale: la sostenibilità ambientale è una priorità. Vengono stanziati 1,8 milioni di euro nel biennio 2026-2027 per incentivare la sostituzione degli impianti di riscaldamento a biomassa inquinanti, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria. Inoltre, il finanziamento per le funzioni ambientali non sanitarie dell’Arpa Umbria viene incrementato di 600mila euro nel triennio.

La messa in sicurezza del territorio, fondamentale data la frequenza di eventi meteorologici estremi, viene potenziata con un finanziamento aggiuntivo di 2,1 milioni di euro nel triennio per la manutenzione del demanio idrico e delle opere idrauliche. Infine, la Giunta regionale ha previsto una riduzione dei canoni lacuali a carico dei concessionari dell’utilizzo del demanio regionale per lo svolgimento di attività economiche, sostenuto con uno stanziamento di 83mila euro, ed è stato incrementato di 300mila euro lo stanziamento 2025 per il finanziamento delle funzioni svolte dalle Unioni dei Comuni.

Anche la crescita culturale è al centro di questa manovra: la Giunta regionale si impegna a rafforzare e innovare le politiche nel settore, con un nuovo disegno di legge in fase di approvazione che potenzierà la valorizzazione del patrimonio culturale, delle attività artistiche e dello spettacolo. Per questo, è stato accantonato un importo di 1,5 milioni di euro in ciascuno degli esercizi 2026 e 2027. Interventi specifici includono il rifinanziamento dei contributi a favore della “Fondazione Perugia Musica Classica”, del “Teatro lirico sperimentale Adriano Belli” di Spoleto e un maggior contributo per il 2025 alla Fondazione Umbria Jazz. E’ prevista inoltre la partecipazione della Regione alle celebrazioni del centenario della nascita di Dario Fo e il sostegno alla candidatura di Norcia a capitale della cultura 2033 mentre per l’ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 si procederà con apposita legge e relativi atti.

“Con questo assestamento – ha commentato Tommaso Bori – la Regione riafferma la sua visione per un’Umbria che guarda al futuro con fiducia, investendo strategicamente per garantire una crescita che ponga al centro i bisogni della sua comunità”.

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