Ricca di passione e intrigante la trasposizione teatrale portata in scena al Teatro del Carmine di Orvieto avente come tema brani tratti dal sempre attuale e coinvolgente scritto di Raymond Queneau “Esercizi di stile”.
Sul palco a rappresentare magnificamente e superbamente i contenuti di questo libro tredici allievi e allieve dell’Istituto della scuola secondaria di primo grado “Ippolito Scalza”.
Rappresentazione teatrale che ha costituito il punto culminante di un anno di esperienza laboratoriale dedicata al teatro,che ha visto la partecipazione sempre entusiasta e senza soluzione di continuita’degli allievi guidati in questo percorso di crescita nell’arte della recitazione dalle docenti Polimeni, Proietti e Di Lascio.
Alla base della rappresentazione un enunciato molto semplice che ha ispirato l’autore francese. Che esistono libri e libri. Enunciato ovvio e scontato. Ma questo non vuol dire esclusivamente che ogni libro racconta una storia diversa. Spesso significa anche che una stessa storia si puo’raccontare con punti di vista diversi.Infatti,ci insegna l’autore con questo libro,una stessa storia si puo’raccontare infinite volte.E variando ogni volta lo stile e la prospettiva ,quella stessa storia sembrera’ ogni volta distinta e diversa.
Ed ecco che come per magia l’autore racconta nel suo libro per ben novantanove volte la stessa, sempre diversa ,banalissima storia. I giovani allievi dell’Istituto Ippolito Scalza si sono saputi cimentare con maestria e bravura nella trasposizione scenica alcuni di questi novantanove brani,e hanno avuto la grande capacita’di far comprendere ai tantissimi spettatori presenti che stessa realta’ che ci circonda puo’ variare aspetto a seconda dell’angolazione con la quale riusciamo a coglierla. Non era impresa facile traslare in scene teatrali questi concetti. Ma i tredici allievi sul palco ci sono riusciti benissimo,incantando e coinvolgendo i presenti,che alla fine dello spettacolo si sono alzati tutti in piedi elargendo un interminabile applauso a loro e alle docenti che hanno saputo trasformarli in vere e proprie star teatrali. (P.d.P)