Al giro di boa del percorso congressuale dem, Casa Democratica prosegue la sua rimonta e raggiunge il 40%. “Quello che sembrava un congresso già scritto – sottolinea il coordinatore della mozione Stefano Lisci – si dimostra, invece, un congresso assolutamente contendibile: vinciamo in molte realtà, come Spoleto, Terni e Castello, ci affermiamo positivamente in altre e la tendenza è in continua crescita”. “Quello che ci rende maggiormente soddisfatti – aggiunge – è aver portato con le nostre idee e con la nostra presenza un contributo, in termini di valori e visione, importante nel percorso congressuale”.
“Il primo bilancio – spiega il candidato alla segreteria regionale Carlo Emanuele Trappolino – ci dà fiducia per affrontare l’ultima settimana di assemblee congressuali sapendo che ci sarà una risposta importante per vincere il congresso. Voglio ringraziare il Partito Democratico, a partire dai segretari, dai volontari e dai militanti, che stanno rendendo possibile lo svolgimento di questo congresso, che è un grande esercizio di democrazia. Insieme a tutti coloro che si stanno impegnando nei circoli per fare in modo che gli iscritti possano confrontarsi e poi decidere. Ringrazio anche gli organi del Pd che si stanno occupando del dibattito del nostro congresso, che sono impegnati per garantire uno svolgimento equilibrato di questa importante fase della vita interna del partito. Come Casa Democratica, vogliamo contribuire a costruire un Pd ancora più forte e autorevole, per rispondere alla responsabilità nuova che ci arriva dalle vittorie in Umbria e in molte città.
Siamo, quindi, impegnati a sostenere lealmente la giunta e il governo e a difendere l’onorabilità del gruppo dirigente del Pd, in tutte le sue espressioni, dagli attacchi della destra. Attacchi che respingiamo con forza, confortati da una consapevolezza importante: il Pd ha delle regole chiare, uno statuto e valori precisi, che vogliamo difendere e siamo impegnati a rendere coerente la battaglia politica col profilo valoriale del nostro partito”.
“C’è un tema enorme – aggiunge Trappolino – che ha condizionato il nostro congresso. È quello dell’ineleggibilità di uno dei due candidati alla segreteria regionale, che immagino che in queste ore stia riflettendo sull’opportunità di valutare la strada migliore da intraprendere. Rispetto alle vicende che lo vedono coinvolto, oltre a esprimere fiducia nel lavoro della magistratura, siamo vicini a Sandro dal punto di vista umano e siamo sicuri che saprà dimostrare la correttezza del suo operato. E siamo altresì convinti che l’opportunità politica di risolvere questo delicato passaggio risieda nella sensibilità sua e nella responsabilità degli organi del partito.
Noi chiediamo di poter continuare a svolgere questo congresso, in cui siamo impegnati a valorizzare un confronto importante. Siamo al lavoro per costruire, insieme, un Partito Democratico autonomo, in grado di ricostruire una visione di futuro che non sia bloccata sul presente ma che abbia la capacità di immaginare quello che ancora non c’è. Lancio, in questo senso, un appello a tutti noi perché tutti ci sentiamo mobilitati nella costruzione di una nuova fase di elaborazione di prospettiva, con il coinvolgimento delle migliori risorse intellettuali che abbiamo in questa regione. L’ultimo rapporto di Banca d’Italia restituisce plasticamente il drammatico impoverimento della comunità regionale umbra. Abbiamo la necessità di porre al centro dell’attenzione questo tema, nell’urgenza del dibattito congressuale e subito dopo, sapendo che non deve essere solo una battaglia del Pd, ma di tutta la comunità regionale, perchè una comunità che si impoverisce è una comunità impaurita, irrequieta. E siccome la destra cavalca la rabbia, l’inquietudine, senza dare risposte, noi dobbiamo dare voce a questa battaglia che riguarda tutti”.
“Le differenze nel Pd sono un patrimonio – fa eco il candidato alla segreteria provinciale del Pd di Perugia Matteo Burico – e non devono essere combattute. Ci devono essere, perché ne sono l’essenza. Casa Democratica sta dando una speranza a tanti iscritti, in un percorso che non è contro nessuno, ma per il Pd. Perché sono convinto che questo congresso aiuterà tutto il Pd”. “Nelle istituzioni abbiamo scelto – continua – una classe dirigente che è la migliore possibile, ora la vogliamo aiutare. Abbiamo bisogno di un partito che difenda i suoi amministratori, perché abbiamo vinto e adesso dobbiamo convincere. Abbiamo bisogno delle idee di tutti e tutte, del coinvolgimento degli elettori del Pd, della loro passione, di coltivare la dignità del confronto in una casa comune dove tutti possono dare il loro contributo alla elaborazione politica e alla formazione delle classi dirigenti”.