Con profondo rammarico i gruppi consiliari di opposizione del Comune di Orvieto denunciano l’ennesimo strappo istituzionale consumatosi nella seduta odierna del Consiglio Comunale. La decisione della Maggioranza di interrompere anticipatamente i lavori alle ore 11:30, cominciati soltanto alle ore 9:00 e con una pausa di mezzo di 20 minuti, senza fornire motivazioni adeguate e condivise, ha impedito la discussione di nove mozioni regolarmente iscritte all’Ordine del Giorno, alcune delle quali in attesa da mesi.
Questo comportamento rappresenta una mortificazione del mandato politico dell’assemblea cittadina e un grave disprezzo per le regole democratiche. Il Consiglio Comunale non è un adempimento formale, ma il luogo primario del confronto politico e dell’esercizio della sovranità popolare. Ogni seduta comporta costi economici sostenuti dalla collettività; pertanto, è inaccettabile che venga gestita con superficialità e senza il dovuto rispetto per i cittadini che rappresentiamo.
Rappresentare la propria comunità è il più grande dei privilegi, il più prioritario degli impegni e il più nobile dei lavori. Non si può pensare di esercitare questo ruolo subordinandolo ad interessi personali o di partito. Se manca il senso del dovere e la percezione della responsabilità pubblica, non è solo l’efficienza dell’aula a essere compromessa, ma la stessa dignità dell’istituzione che si rappresenta.
Chiediamo con fermezza che vengano ripristinate le condizioni per un corretto e proficuo svolgimento dei lavori consiliari, nel rispetto delle prerogative di tutti i gruppi e, soprattutto, dei cittadini di Orvieto a cui non sono permessi voti di questo tipo nel loro lavoro quotidiano. La democrazia non può essere sacrificata sull’altare della convenienza politica, dell’indolenza amministrativa.
Gruppo Partito Democratico
Gruppo Biagioli X il Bene Comune
Gruppo Proposta Civica
Gruppo Misto