
Tuttavia, l’indice medio di utilizzo delle strutture ricettive a Orvieto è in calo: il dato complessivo è sceso dal 23,76% al 22,77%, segno che l’offerta sta aumentando più velocemente della domanda. L’utilizzo medio delle strutture alberghiere ha registrato un calo ancora più marcato (-4,77 punti percentuali), mentre l’extralberghiero è rimasto quasi invariato (+0,52 punti). Di fronte a questi numeri, il nuovo regolamento per le strutture extralberghiere in fase di approvazione a Orvieto sembra incidere solo marginalmente sul settore. La limitazione di alcune vie e piazze non ha un impatto significativo sul totale degli alloggi già esistenti o su quelli in attesa di approvazione. Sul fronte dei prezzi, i costi degli affitti brevi e delle case vacanza si stanno ormai allineando a quelli delle strutture alberghiere tradizionali, con tariffe che in alcuni casi li superano. “Chi vende a 50-60 euro a notte o lo fa per sport o è abusivo”, commentano alcuni operatori del settore, evidenziando come i costi di gestione e la concorrenza rendano sempre più difficile mantenere prezzi bassi senza sacrificare la sostenibilità economica.

Con una stagione turistica che stenta a decollare e un ulteriore aumento delle aperture, gli operatori del settore si trovano ad affrontare un contesto sempre più competitivo. L’offerta in crescita e l’utilizzo medio in calo sollevano interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del settore extralberghiero a Orvieto, mentre il nuovo regolamento sembra non rispondere alle reali esigenze di riequilibrio del mercato.