L’Amministrazione Comunale di Castel Viscardo, con un recente atto di giunta, ha deliberato in risposta alla richiesta dell’Assessore della Regione Umbria all’Energia e Ambiente, Dott. Thomas De Luca. L’obiettivo dell’atto – come da nota della Regione Umbria del febbraio 2025 – è aggiornare i criteri per l’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile. Questo aggiornamento si rende necessario in seguito all’entrata in vigore del Decreto Ministeriale del 21 giugno 2024, che impone una revisione delle disposizioni già assunte nel 2011.
L’Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario produrre osservazioni e proposte in linea con la normativa vigente, al fine di evitare un consumo incontrollato del suolo agricolo. L’obiettivo è sottrarre le aree agricole alle dinamiche speculative e garantire una pianificazione sostenibile. Coerentemente con il programma elettorale, l’amministrazione ribadisce il proprio impegno per la promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Questa iniziativa mira a ridurre le emissioni di gas climalteranti e a contenere i costi energetici per famiglie e imprese.
L’atto deliberativo presentato propone alla Regione Umbria l’individuazione di specifiche aree non idonee all’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile. Le aree individuate sono:
- Zona Etrusca delle Caldane – Area che ospita la necropoli Etrusca delle Caldane, risalente al VII secolo a.C., confinante con l’area di pregio naturalistico della Selva di Meana, le Fonti di Tiberio e il Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Ambientale (S.T.I.N.A.), dove si trovano vigneti di zona DOC Classica.
- Zona dell’Altopiano dell’Alfina – Area sovrastante la necropoli etrusca, parzialmente ricompresa e confinante con il S.T.I.N.A.
- Zona Archeologica in Località Coriglia – Area che ha restituito importanti strutture murarie etrusche del VII secolo a.C., oltre a edifici di epoca ellenistica e romana, tra cui un complesso termale. L’area è circondata da vigneti in zona DOC Classica, terreni agricoli di pregio e immobili di interesse storico.
Inoltre, l’Amministrazione Comunale ha richiesto l’applicazione dell’area di tutela per tutte le tipologie di produzione di energia rinnovabile per un’ampiezza massima consentita di 7 chilometri.
Per quanto riguarda le aree idonee, l’Amministrazione Comunale intende consentire l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile:
- Sui tetti degli immobili situati nelle zone destinate ad attività artigianali, commerciali e piccole industrie.
- Sui terreni liberi classificati artigianali, limitando però l’occupazione a non più del 50% delle attuali disponibilità per evitare di compromettere spazi destinati a nuove attività produttive nel breve e medio periodo.
L’approccio adottato dalla Regione Umbria e dall’Assessore De Luca è ritenuto appropriato e consapevole, in quanto mira a incrementare la produzione di energia rinnovabile nel rispetto degli impegni nazionali ed europei, garantendo al contempo la tutela del territorio. La pianificazione proposta assicura un equilibrio tra l’esigenza di autosufficienza energetica della comunità regionale e lo sviluppo sostenibile, promuovendo una crescita armoniosa e rispettosa dell’ambiente.