Il suggestivo Presepe nel Pozzo, giunto alla sua 35ª edizione, ha aperto i battenti lunedì 23 dicembre in occasione del 40° anniversario della scoperta del Pozzo della Cava e a 25 anni dal primo “Angelo” rappresentato. Quest’anno, il tema scelto è “L’Angelo del mattino”, terza narrazione del ciclo degli “Esclusi”, dove a raccontare la Natività è un personaggio che non ha potuto assistervi. Dopo il “quarto magio” ed Erode, è il turno di un angelo particolare che accompagna i visitatori lungo le dieci tappe narrative del percorso sotterraneo.
Le conferme del Presepe
Tra gli elementi tradizionali che tornano anche in questa edizione, troviamo:
- L’angelo “di luce” sospeso all’interno del Pozzo della Cava, una figura iconica che appare ogni cinque anni (quest’anno eccezionalmente sei, a causa della pausa forzata dovuta al COVID). Collocato dal Tree Climbing Team B, il personaggio è stato posizionato dallo speleologo Filippo Baldini, figlio di Francesco Baldini, ideatore del Presepe nel Pozzo 35 anni fa.
- Personaggi animati a grandezza naturale, incredibilmente realistici, che abitano le grotte del complesso archeologico, tra ritrovamenti etruschi, medievali e rinascimentali.
- Un tocco di creatività nel trattare temi sempre nuovi, affrontati con originalità e un pizzico di “insana” follia.
Le novità del 2023
Ogni edizione del Presepe nel Pozzo è contraddistinta da un approccio unico e innovativo, e quest’anno non fa eccezione:
- Lucifero protagonista: dopo angeli come il custode di Maria o l’arcangelo Gabriele, stavolta è il turno di Lucifero, il più luminoso degli angeli creati da Dio. La sua ribellione lo spinge a tentare di ostacolare il piano divino per la salvezza dell’umanità, cercando di impedire la nascita di Gesù.
- Arte contemporanea: incursioni nell’arte moderna e contemporanea arricchiscono il percorso con riferimenti a opere iconiche. I visitatori potranno riconoscere rimandi ai monocromi di Yves Klein, ai tagli di Lucio Fontana, alle plastiche di Alberto Burri e alle provocazioni di Maurizio Cattelan. Questi elementi conducono i visitatori verso la scena finale della Natività in modo originale e non convenzionale.
- I ragazzi di Andromeda: una delle installazioni contemporanee è stata realizzata con manufatti creati dai ragazzi disabili dell’associazione Andromeda. Durante un laboratorio dedicato, hanno modellato angioletti e formelle in argilla, simboli di “angeli travestiti da disabili” che aggiungono un tocco di umanità e profondità al presepe.
- Un’esperienza spirituale unica
La sfida di affrontare un tema così inusuale è stata affrontata con audacia, ma il risultato è, a detta dell’organizzatore Marco Sciarra, uno dei presepi più spirituali mai creati. Gli elementi per emozionare e coinvolgere non mancano, con l’obiettivo di toccare il cuore e stimolare i pensieri di ogni visitatore.
Il Presepe nel Pozzo sarà visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00 (ultimo ingresso alle 19:45) fino al 12 gennaio 2024. L’evento fa parte delle iniziative natalizie del Comune di Orvieto, in collaborazione con l’Associazione Culturale “La Cava e i Cavajoli” e il progetto “Musei in Rete per il Territorio”, realizzato con il contributo della Regione Umbria.