di PrometeOrvieto
Abbiamo letto il comunicato stampa del Sindaco di Orvieto con il quale dichiara che nel prossimo consiglio comunale sarà istituita una commissione per l’esame dei livelli di servizio offerti dalla sanità nel nostro territorio e per rendere noti i progetti che verranno realizzati. Come già ribadito nella nostra precedente comunicazione, siamo favorevoli a questa iniziativa, a patto che si fondi su basi solide e trasparenti, non inquinate da interessi politici e operi in tempi ragionevoli.
Riteniamo che il lavoro della costituenda commissione debba fare riferimento ai livelli di servizio misurati e formalmente comunicati dalla Asl, in particolare dovrà rispondere a queste domande:
1) Ospedale
Quale è il suo valore della produzione in termini di quantità e qualità dei servizi erogati nel 2019 e nel corrente anno?
L’adeguamento del pronto soccorso e l’aumento delle sale operatorie sono ancora finanziati dal Pnnr?
Quale è la distanza del nostro nosocomio dall’essere D.e.a. di primo livello, in particolare quali servizi mancano, quanti primari ed operatori sanitari mancano?
Quale è – se c’è – il piano di adeguamento?
Come si sta operando per portare nel nostro nosocomio le prestazioni non di alta specializzazione che oggi vengono offerte in località molto lontane?
2) Prestazioni diagnostiche specialistiche
È vero che più del 70% di queste prestazioni viene fornito dal privato a spese dei cittadini?
È vero che, come emerge dai dati forniti dall’assessorato regionale, il nostro comprensorio in termini liste di attesa è il peggiore della regione?
Quali sono le prestazioni che attualmente non vengono fornite secondo i R.a.o. richiesti? Cosa si pensa di fare per risolvere la situazione? In che modo si seguono i livelli di servizio offerto?
3) Casa di comunità
È nota la storia dei soldi pubblici sprecati in passato, a partire dalla programmata casa della salute nella ex mensa della caserma Piave, ed i ritardi accumulati dal 2015 in poi. È ancora valida la pianificazione che prevede che nella sede destinata in piazza Duomo sia trasferito tutto il personale di via Postierla e di Orvieto scalo per erogare tutti i servizi di medicina territoriale con presidio h24?
Qual è il piano di viabilità per raggiungerla? E’ pronosticabile che alcune centinaia di macchine debbano raggiungerla ogni giorno?
Sono necessari investimenti collegati alla viabilità e alla gestione dei parcheggi? Se sì, qual è l’entità del budget è stato a ciò destinato?
Qual è lo stato attuale di implementazione della telemedicina?
Potrebbe essere intenzione della costituenda commissione farsi portavoce con le Autorità competenti per cercare di mantenere ad Orvieto il proprio distretto socio sanitario?
La “sperimentazione” di un dirigente che supervisioni sia la medicina territoriale che ospedaliera come si concretizzerebbe in termini organizzativi (personale, processi, poteri di intervento, ecc.)?
Sono più di due anni che ci “DILETTIAMO” a studiare ed a parlare della sanità del territorio, come ha dichiarato il nostro sindaco durante l’ultimo consiglio comunale del 30 settembre, da cui avevamo sentito sinora soltanto dichiarazioni tranquillizzanti che però non hanno mai trovato riscontro nel servizio offerto ai cittadini.
A loro sarebbe curioso chiedere se, quando si recano al CUP per prenotare esami e visite, si dilettano oppure hanno altri pensieri. Ora, con la costituzione della commissione annunciata, si sta dilettando anche il nostro sindaco: speriamo nella concreta utilità di questo nuovo organismo, prima però aspettiamo di capire se sarà sostanza o fuffa preelettorale.