“C’era una volta una banca, anzi la banca di riferimento e sostegno delle piccole e medie aziende locali che, vicina alla bancarotta, fu salvata dallo Stato, risanata e poi messa in vendita. No, non si parla della Cassa di Risparmio di Orvieto, ma della Commerzbank tedesca. Ma è notevole la similitudine delle due storie, anche in sincronia nei tempi. Ma qui viene il bello della favola.
Quando, un paio di settimane fa, lo Stato tedesco inizia a vendere la sua quota di Commerzbank, Unicredit – su invito dello stesso Governo tedesco – si fa avanti e acquista la prima tranche di azioni. I Sindacati tedeschi, i vertici di Commerzbank e alcune istituzioni si oppongono pubblicamente: temono che ciò porti a chiusure di sportelli, perdite di posti di lavoro e soprattutto perdita di una banca che promuova e sostenga le piccole e medie aziende.
Due giorni fa il Governo tedesco fa marcia indietro, decide di bloccare la vendita e di investigare meglio la situazione, come dichiarato dallo stesso Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Di sicuro la vendita non verrà bloccata per sempre; difficile prevedere se alla fine sarà Unicredit o un’altra banca ad acquistare Commerzbank.
Ma una cosa è certa: chiunque si avvicinerà per comprare Commerzbank, dovrà sedersi ad un tavolo dove l’acquisto verrà condizionato ad un piano industriale che protegga posti di lavoro e che dia garanzie di sostegno alle piccole e medie imprese. La morale della favola è chiara! Anche per la Cassa di Risparmio di Orvieto è possibile non dare per scontato la vendita a qualunque costo, ed è doveroso non rassegnarsi e ritirarsi. Sindacati, Istituzioni comunali e regionali e Fondazione (che parte da una posizione privilegiata quale di socio della CRO) possono e devono perseguire tutte le strade, legali e politiche per difendere le professionalità e il ruolo di banca del territorio.
A chi obietta che sia più facile bloccare la vendita di Commerzbank che della Cassa di Risparmio di Orvieto, diciamo solo questo: la vendita della Commerzbank, ora bloccata, avrebbe portato nelle casse del Governo tedesco oltre 2 miliardi di euro (il valore del loro 15% di azioni). La vendita della Cassa di Risparmio di Orvieto non raggiungerà i 100 milioni di euro nella totalità, incluso il 15% posseduto dalla Fondazione. Un valore finanziario marginale per MCC e lo Stato. Insomma, parliamo di dimensioni ben diverse e le dimensioni, nella finanza, contano!”.
Proposta Civica per Orvieto
Roberta Palazzetti, capogruppo in Consiglio Comunale