I consiglieri di Opposizione Cristina Croce, Stefano Biagioli, Federico Giovannini e Mauro Caiello hanno formulato un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al sindaco Roberta Tardani e al presidente del consiglio comunale Stefano Olimpieri avente per oggetto lo stato di salute della Rupe di Orvieto. Di seguito l’atto in forma integrale:
I sottoscritti consiglieri comunali
Premesso che:
– Negli anni ’80 e ’90 Orvieto ha rappresentato un esempio nazionale ed europeo di come il patrimonio culturale ed ambientale potesse essere tutelato, preservato, valorizzato diventando una risorsa per lo sviluppo della città.
– A seguito dell’approvazione da parte dello Stato delle “legge speciale” furono investiti diversi miliardi di vecchie lire per i lavori di consolidamento del masso tufaceo e la regimentazione delle acque alle pendici della rupe.
– Oggi, a 35 anni di distanza le pendici della rupe versano nel più totale stato di abbandono dal momento che non si effettuano più i monitoraggi dei numerosi piezometri e inclinometri posti a guardia dei movimenti sotterranei delle acque. Moltissime strumentazioni di controllo sono fuori uso, invase dalla vegetazione oppure senza protezione.
– Questo stato di totale abbandono dei versanti di Orvieto ha determinato, oltre al proliferare di animali selvatici, anche una serie di frane che sono senza un reale controllo e fonte di serio rischio per l’incolumità dei cittadini.
– Un esempio dei danni causati dalla situazione sopra descritta è rappresentato dalla strada Fontana del Leone alle pendici della rupe dove appunto l’incuria ha determinato la frana della storica Fontana del Leone nel più assoluto silenzio dell’amministrazione che sarebbe dovuta intervenire, nonostante le tante sollecitazioni anche giornalistiche.
– Tale versante è totalmente abbandonato tanto che la vegetazione incolta ha invaso tutta l’area, mentre continui sono i crolli delle piante che vengono soltanto rimosse dal piano stradale e accantonate sul ciglio.
– Dal maggio 2020, nei terreni a ridosso della strada ci sono stati degli affioramenti di acqua che hanno lesionato e danneggiato le limitrofe abitazioni, mentre la bomba d’acqua del 2022 che tra le altre cose ha causato il crollo del muro di Piazza Cahen ancora oggi non ripristinato, ha ulteriormente aggravato le già precarie condizioni dell’intera zona
Considerato che
– Nel luglio 2020 è stato firmato tra Regione Umbria e comuni di Orvieto e Todi un accordo che prevedeva risorse pari a complessivi 3 milioni di euro, per il triennio 2020-2022, per la manutenzione e salvaguardia del Territorio del patrimonio paesistico, archeologico, storico e artistico delle città dai movimenti franosi attuali e potenziali;
Quanto premesso e considerato, si chiede di conoscere:
– Quali interventi sono stati effettuati ad Orvieto per riattivare i processi virtuosi volti al monitoraggio dei movimenti sotterranei della Rupe?
– Quali progetti sono stati realizzati al fine di salvaguardare il masso tufaceo su cui sorge Orvieto?
– Come e quante risorse sono state impiegate a fronte del finanziamento derivato dall’accordo tra la Regione Umbria ed i due Comuni di Orvieto e Todi?
– Quali risposte ha dato l’amministrazione alle numerose segnalazioni pervenute dagli abitanti della Strada della Fontana del Leone?