Il civismo non indica solo le ragioni della crisi della politica tradizionale, ma le vie della soluzione: superare il bipolarismo ideologico e mettere al primo posto i problemi delle persone e delle comunità.
CiviciX, è un’esperienza di cultura e azione politica autenticamente civica, congiunzione di radicamento territoriale e visione generale: lo hanno dimostrato in regione e nei comuni i nostri amministratori. Abbiamo contribuito, in una prospettiva federalista, alla costruzione dell’Alleanza Civica dell’Italia Centrale e con essa della Federazione dei Civici Europei insieme all’Alleanza Civica del Nord e a Mezzogiorno Federato.
Siamo dunque umbri in quanto italiani e italiani in quanto europei. L’agenda Draghi ricorda oggi all’Europa una missione stringente contro un incombente declino. È questo il nostro orizzonte.
Per una legislatura regionale costituente
È giunto il tempo di un ripensamento strategico dell’Umbria come territorio cerniera dell’Italia Centrale. Nel contempo occorre un cambio di paradigma: al centro le comunità e i territori, “rovesciamento della piramide”, la direzione delle nostre iniziative nei cinque anni trascorsi.
Ne discendono proposte per un riorientamento generale, riforme istituzionali e politiche funzionali:
· promozione dell’Umbria come soggetto federatore delle regioni dell’Italia centrale;
· abbandono del principio centralistico a favore di flessibili ambiti territoriali ottimali;
· programmazione centrata sui territori e le zone di confine come ponti verso le altre regioni;
· riorganizzazione dei servizi per diritto paritetico di fruizione e ruolo propulsivo di ogni territorio;
· riforma della legge elettorale: rappresentanza proporzionale e diritto di tribuna di ogni territorio;
· riqualificazione della pubblica amministrazione e semplificazione burocratica;
· semplificazione del sistema decisionale e amministrativo.
Per una visione delle politiche di settore coerenti con la nuova idea dell’Umbria
1. Sistema produttivo: innovazione, crescita, sviluppo, qualificazione
Rapporto organico tra sistema scolastico, formazione professionale, università, sistema delle imprese e istituzioni. Investire sui saperi e sul passaggio culturale d’epoca: digitale, AI, compartecipazione e responsabilità dell’individuo. In ogni territorio almeno un progetto per giovani con diploma superiore, ITS e università.
2. Due priorità di svolta: welfare generativo e crisi demografica
Fine della sicurezza come assistenzialismo e nuova fase con due pilastri: sistema di formazione funzionale per tutta la vita; welfare generativo: le persone protagoniste e non fruitrici passive. L’Umbria invecchia e perde popolazione. Dunque politiche per natalità e famiglie, rete dei servizi sul territorio a partire da prevenzione e cura, anche per garantire permanenza e attrattività.
3. Cultura e turismo, asset congiunti per investire sul bello da vivere
Cultura e turismo non si congiungono solo nelle grandi manifestazioni. Le zone di pregio ambientale e i centri storici vanno considerati il giacimento pregiato da valorizzare, anche come sistema che stabilizza i flussi turistici. Due potenzialità: iscrizione di nuovi siti nell’elenco dei beni UNESCO; portare a sistema il giacimento culturale interregionale della civiltà etrusca.
4. Scuola, ITS, università, asset di sistema per trasformare il sapere in ricchezza
Una società prospera e libera cura conoscenza e competenze e combatte la povertà educativa. Perciò: sistema scolastico di qualità come strategia di sviluppo; ITS come nuovo strumento di crescita territoriale; università molto più aperta. Ancora: iniziative accademiche interuniversitarie, ruolo dell’Università per Stranieri di Perugia, promozione del “turismo di studio”.
5. Valorizzazione e sostenibilità ambientale per una regione non solo verde
Cura dell’ambiente di vita e del paesaggio, aspetti congiunti da trattare in modo non ideologico. Perciò: rapporto costi-benefici; basta discarica e si al termocombustore; piano strategico delle fonti energetiche alternative; risparmio energetico e diffusione delle comunità energetiche. Attenzione al modo di abitare e di concepire gli ambienti urbani, per impatto del digitale e dell’IA.
6. Sanità: urgenza di una svolta
Sanità pubblica come sistema territoriale di sicurezza del cittadino e funzione fondamentale di sviluppo. Necessità di una svolta: logica di sistema; servizio pubblico di prevenzione e cura garantito in tutti i territori; servizio privato coordinato e non sostitutivo. Scelte coraggiose: no liste di attesa, no transumanza, riorganizzazione amministrativa (una sola USL?), rete ospedaliera non concentrata in soli tre punti, corrispondenza tra classificazione ospedaliera e realtà dei servizi. I progetti credibili e vincenti non si fanno con la somma delle sigle, ma con la forza delle idee e delle proposte. Ci si allea su un progetto di governo, non per fare numero e “poi si vedrà”. Un appello alle forze politiche riformatrici e liberali per un progetto riformatore per l’Umbria.