Sono tornate nella loro sede originaria, le opere di Giuseppina Anselmi Faina, dopo essere state esposte negli spazi di Casa Francotto a Busca (CN), dove ad ammirarle ci sono stati ben oltre 6500 visitatori.
Si tratta di tre opere, l’Autoritratto, il Ritratto di giovane donna con orecchino e il Ritratto di Clelia Faina, diventate protagoniste, accanto ad oltre cento capolavori, provenienti da istituzioni pubbliche, gallerie e collezioni private, di una interessante iniziativa dal titolo “L’altra metà – La donna nell’arte” che ha avuto questo obiettivo: celebrare le artiste che dal Seicento ai nostri giorni, sono riuscite ad emergere, per le loro attitudini e capacità, in un panorama artistico e sociale prettamente maschile.
L’esposizione, curata da Cinzia Tesio e Rino Tacchella e inaugurata nello scorso ottobre, sarebbe dovuta terminare a fine gennaio, ma a causa dello straordinario successo di pubblico e del positivo giudizio di critici ed esperti, è stataprorogata fino al 10 marzo, arrivando così a celebrare l’otto marzo, festa della donna, con un forte significato simbolico.
Sapere che le opere di Giuseppina Anselmi Faina siano state richieste per essere inserite tra le 120 opere di 70 artiste, italiane e straniere e che la Fondazione sia rientrata tra i 47 prestatori di questa importantissima esposizione che ha ridefinito il ruolo delle donne nell’arte, è un fatto che ci ha riempito di orgoglio. Finalmente, la mission proposta da tempo dalla nostra Istituzione, cioè di generare sempre più interesse verso questa donna dell’Ottocento, colta e talentuosa, ma rimasta invisibile a lungo a causa dei pregiudizi del suo tempo, si è pienamente realizzata.