“Legittimare e normalizzare il fascismo, per quello che ha rappresentato nel nostro Paese, è un atto indegno per qualsiasi italiano, a maggior ragione se si ricopre un incarico nelle istituzioni della nostra Repubblica che il fascismo lo ripudia. Ancora una volta da qualcuno che siede nel consiglio Comunale di Orvieto si torna a suggerire, far accenno, ad alludere all’adesione ad una cultura e ad un ideale criminale sulla scorta della ‘libertà di pensiero’ e lo si fa citando le parole dell’inno fascista alla vigilia dell’anniversario delle Fosse Ardeatine, a poco più di una settimana dal 29 Marzo, il giorno in cui la città di stringe intorno alla ricordo dei martiri antifascisti di Camorena.
Ancora una volta, a fronte di questa nuova e superflua uscita sui social, la nostra città, che tanto ha dato in termini di risorse intellettuali ed umane per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, esce mortificata da un atteggiamento intollerabile che non può più essere giustificato come l’aplomb caricaturale di un politico di provincia fermo agli anni della propria militanza giovanile. Il Partito Democratico di Orvieto si augura che l’Amministrazione Comunale voglia stigmatizzare e prendere le distanze dall’esternazione del suo consigliere di maggioranza che in nessun modo possono essere associate all’immagine di chi governa la nostra Orvieto.
Se poche settimane fa Tardani diceva che non si governano le città con i sogni è importante però che ricordi che le città si governano con i valori che, per rispetto della nostra storia e della Costituzione che la sindaca Tardani ha giurato di osservare lealmente all’atto del suo insediamento, non possono che essere quelli dell’antifascismo e della cultura democratica”.