La festa di primavera organizzata dal Comune di Castel Viscardo in occasione della posa, simbolica, della prima pietra del nuovo asilo nido e della sepoltura della capsula del tempo, è stata accolta da una calorosa accoglienza. Molti, tra cittadini e curiosi, sono voluti essere testimoni di un momento storico per la comunità. Ad aprire i festeggiamenti è stato l’evento “Nati per Leggere” al parco del Pinaro con una serie di letture – curate dalla Biblioteca Comunale “Leopoldo Sandri” e il Micro Nido “L’altalena” – per i bambini da 0 a 6 anni e i loro genitori in occasione della “Giornata mondiale della poesia”.
Poi tutti insieme, bambini, educatrici e genitori, hanno raggiunto l’area dove sorgerà il nuovo nido dove ad attenderli c’era il sindaco Daniele Longaroni.
Ed è proprio qui, nel terreno del polo dell’infanzia che è stata simbolicamente posta la prima pietra come inizio di un nuovo capitolo per l’intera comunità. A sugellare l’evento è stata quindi la sepoltura della capsula del tempo.Uno scrigno molto speciale, riempito di ricordi e speranze per il futuro. Una parte fondamentale di questo progetto è stata la partecipazione attiva dei bambini dell’asilo nido L’Altalena e della Scuola dell’Infanzia di Castel Viscardo che non solo hanno partecipato alla creazione della capsula, ma sono stati anche i protagonisti assoluti della mattinata facendo da supervisori ai lavori di sepoltura. La partecipazione del pubblico è stata particolarmente sentita, con persone di tutte le età che hanno contribuito alla cerimonia con entusiasmo e partecipazione attiva. I bambini hanno gioito nell’aiutare a seppellire la capsula del tempo, mentre i grandi hanno condiviso ricordi preziosi e riflessioni sul passato e sul futuro della comunità.
In definitiva, la festa di primavera con la posa della prima pietra e la sepoltura della capsula del tempo è stata un momento di grande gioia, condivisione e speranza per il futuro. Ha dimostrato il potere unificante degli eventi comunitari e ha creato ricordi indelebili che continueranno a ispirare e legare la comunità per gli anni a venire.