A partire dalla commemorazione dell’eccidio di Camorena, che vide il 29 marzo 1944 processati e, a distanza di poche ore, fucilati sette tra disertori, antifascisti e partigiani, intendiamo indagare le cause che portarono allora, e inducono ancora oggi, centinaia di migliaia, a disobbedire. L’iniziativa dal titolo: “Disarmare la guerra: disertare come atto di pacifismo attivo” si terrà al BiPop, Via Po, 4, Orvieto, il 29 marzo 2024 alle ore 19.
Attraverso letture intervallate da brani musicali rifletteremo insieme sul valore della disobbedienza civile quale chiave per disinnescare i conflitti; nel restituire una fotografia delle guerre che hanno attraversato il XX secolo e di quelle in corso, proveremo a proporre una sintesi organica delle ragioni che sostanziano il fenomeno della renitenza alla leva e della diserzione. Di fronte alla corsa al riarmo, una tendenza globale che dal 2001 ha portato a un incremento complessivo delle spese militari del 90%, e al drammatico trascendere dei conflitti a livello mondiale, ci interrogheremo sul ruolo della scuola e sul processo di militarizzazione delle istituzioni scolastiche e dei contenuti curriculari. Ci guideranno nel percorso: Silvia Giugno, archivista e co-fondatrice dell’Associazione Passato Prossimo Onlus e Antonio Mazzeo, giornalista, saggista, ecopacifista e antimilitarista.