Non è la prima volta che Unitre – Università delle Tre Età è partner promotore ad Orvieto di un evento del Festival della Complessità: nel 2012, infatti, il suo ideatore Prof. Fulvio Forino, già presidente dell’Associazione Dedalo 97, è stato ospitato in un memorabile incontro tenutosi nella sede storica di Palazzo Simoncelli e, a seguire, al Caffè Montanucci. Il Festival, quest’anno alla XIII edizione, è stato la prima manifestazione nazionale rivolta a diffondere il pensiero sistemico nel dibattito scientifico-culturale del nostro paese; nasce dalla convinzione che i concetti di complessità e di sistema possano aprire la strada a nuove concezioni della vita e della realtà. È una sfida contro la burocratizzazione e la speculazione culturale, e vuol essere una risposta creativa ed efficace per fare cultura in modo libero e capillare. Da maggio a luglio vengono realizzati eventi decentrati online e in presenza, grazie all’ospitalità di partner promotori che inseriscono gli incontri all’interno delle realtà e delle comunità in cui vivono ed operano.
Questo perché gli organizzatori e i promotori credono fermamente che sia possibile generare capillarmente, e localmente, nuove idee e nuove visioni a partire dal patrimonio di creatività, di risorse civili scientifiche e culturali esistenti nelle comunità locali (www.festivaldellacomplessità.it).
Il titolo del Festival 2023 è “Dialoghi sui mondi possibili”. A Orvieto l’evento è promosso dall’Unitre e dall’Associazione Dedalo 97, con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Opera del Duomo e del Caffè Montanucci. La conversazione al Museo Emilio Greco sarà presentata dalla Dott.ssa Mirella Cleri, socia Dedalo 97, Psicologa Clinica e di Comunità, Docente a contratto di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, nonché socia e docente Unitre. “Quest’anno”, sostiene la Dott.ssa Cleri, “il tema è per me particolarmente significativo; infatti, i valori di cui si fa promotore il Festival sono valori fondanti anche dell’approccio della Psicologia di Comunità”. Ospite illustre dell’evento la Prof.ssa Donata Francescato: già ordinaria di Psicologia di Comunità all’Università La Sapienza di Roma, attualmente Codirettore Scientifico Aspic, ha ottenuto riconoscimenti internazionali di prestigio dall’Associazione Europea di Psicologia di Comunità ECPA per i suoi apporti metodologici e teorici e dalla Società Statunitense di Psicologia di Comunità; 150 articoli e 24 libri tradotti, alcuni dei quali in inglese, spagnolo, francese e portoghese, sono il suo apporto alla letteratura del settore. “In un mondo in continuo cambiamento, in cui oggi dominano i desideri dell’IO e si fatica a mantenere un senso del NOI, occorre incrementare il nostro benessere relazionale: con noi stessi, in famiglia, con partner e figli, sul lavoro con i colleghi e nella comunità, per diventare cittadini più attivi e promuovere uno star bene insieme collettivo”.