di Massimiliano Bottoni
Per avere le idee chiare: Il tetto del debito è un limite legislativo all’ammontare di debito pubblico che il Tesoro degli Stati Uniti può assumere, esso viene deciso dal congresso e subisce revisioni costanti, quasi 80 dal 1960 ad oggi, ad oggi è fissato a 31.4 trilioni di dollari, ma la così detta “Data X” (il momento in cui un accordo fra le due camere, rappresentanti e senatori, deve essere raggiunto per delineare il nuovo tetto) si sta avvicinando a grandi passi e ad oggi viene stimato nella prima settimana di giugno.
L’importanza di questo limite è dettata dal fatto che influisce sulla capacità del governo di far fronte alle fatture correnti e alle spese già autorizzate; in pratica, trovare un accordo sul tetto del debito significa impedire che gli USA vadano in default, con tutte le conseguenze del caso.
A livello di conseguenze macro-economiche, ovviamente, si tratta di un dato estremamente importante in quanto è in grado di influire sia sull’andamento dei tassi globali che sul mercato azionario; va detto a questo proposito che la volatilità associata all’evento “debt ceiling” (imposizione del tetto di debito) è stata storicamente raramente persistente e dunque i conseguenti movimenti del mercato si riassorbono in alcune settimane, ciò alla luce del fatto che non si tratta di un elemento che va ad influire sui fondamentali economici del paese.
Rimane comunque l’impressione che senza pressione da parte dei mercati finanziari, che hanno fame di notizie confortanti, trovare un accordo sarà complicato per la politica statunitense, anche e soprattutto per via delle tensioni interne alle camere e della paura legata alla ricerca dei responsabili nel caso in cui l’imposizione del tetto risulti “nociva” per mercato ed economia reale. Difficile dire se l’accordo avrà luogo nei tempi e nei modi sperati, altrettanto difficile pensare che il congresso americano lasci cadere in default l’economia più grande del mondo, evento che avrebbe conseguenze enormi ed irreparabili su tutto il sistema finanziario globale.