ORVIETO – Sono passati cinquant’anni ma è come se quel mezzo secolo sia schizzato via con l’irruenza di un calcio da metà campo. Di quelli che mirano dritti alla porta lascinado intrappolata nel pallone una storia senza tempo che non si è mai sbiadita. Con questo spirito sabato 4 febbraio 2023 si sono ritrovate ad Orvieto le “vecchie glorie” dell’Unione Sportiva Orvietana, provenienti da molte parti d’Italia. Lo sport che diventa simbolo di amicizia e di vite che si intrecciano indissolubilmente: questo è il caso della mitica U.s.o.
Un momento bellissimo organizzato alla perfezione da Gigi Simonetti e Carlo Pelucchi che in pochi giorni sono riusciti a contattare tutto il mitico gruppo, compreso Mister Piloni, che munito di valigetta colma di vecchi album ingialliti ha rispolverato il ricordo delle imprese domenicali grazie a foto e ritagli di giornale. Tante strette di mano e abbracci tra gli ex dell’Orvietana Calcio, tanti erano addirittura anni che non si incontravano e tanti sono stati i ricordi dei tempi passati e di partite memorabili. Un incontro che è stata la prova tangibile di come l’amicizia sia in grado di superare il tempo e le distanze, al punto che è possibile rimanere in contatto anche dopo tanti anni e a centinaia di chilometri. Quando l’emozione di rivedersi travolge gli animi, lucida gli occhi e rispolvera i ricordi. Quando sembra che il tempo si sia fermato e che i capelli bianchi, i solchi nel viso hanno segnato solo il tempo che è passato, ma non cambiato l’amore verso una passione comune.
Appuntamento in Piazza Duomo alle 11.30 puntuali come un orologio svizzero, baci, abbracci, una valanga di storie da raccontare, la consapevolezza che l’amicizia vera, quella autentica dura nel tempo e presuppone una partecipazione sentita, puramente oggettiva e pienamente disinteressata. Sosta obbligata per un buon bicchiere di vino alla cantina Foresi, grande dirigente di quei tempi che per tanti anni ha accompagnato l’avventura dei mitici ragazzi dell’Orvietana Calcio e infine passeggiata in corso Cavour luogo tanto amato che li ha visti giovani, spensierati e pieni di sogni.
Un bel momento, ha detto uno di loro, interpretando un sentimento diffuso tra i presenti: “Lo sport mi ha insegnato a crescere, a costruire, a stare insieme, a vincere e a perdere, e mia ha regalato amicizie che si sono mantenute negli anni. Una bel periodo della mia giovinezza”. Sarebbe lunghissimo l’elenco dei calciatori che per oltre 40 anni hanno vestito e onorato la maglia bianco-rossa dell’Orvietana. Tanti gli aneddoti ricordati, altrettante le narrazioni di vittorie e sconfitte, ma soprattutto il pensiero verso chi non c’è più.
Non sembra vero siano passati così tanti anni perchè l’entusiasmo e la passione sono rimaste sempre le stesse. Ognuno di loro ha mantenuto uguali abitudini, stesso modo di essere, stessi pregi e difetti, addirittura la stessa voce. Quello di sabato è stato un esempio tangibile di come e quanto lo sport, quello sano, quello vero, riesca ad unire per sempre anche se la vita inesorabilmente divide.
Un ringraziamento speciale gli organizzatori hanno voluto rivolgere a tutti quelli che con tanto sacrificio ma animati dallo stesso sentimento hanno voluto essere presenti, a tutti quelli che purtroppo non ci sono più ma sono rimasti vivi nei ricordi di tanti e poi, una promessa: quella di rivedersi presto per condividere ancora tanta passione e tanto attaccamento per questo meraviglioso sport a volte così difficile da comprendere, ma tanto facile da amare, il calcio.








