Con il nuovo anno aspettiamo cambiamenti in cui speriamo saremo ancora noi a doverli creare. La politica cittadina è di fronte ad un bivio. Ad oggi la ricerca del nuovo più che reale sembra raccontata. Alcuni, infatti, dicono che la città è ben amministrata, altri meno, altri perplessi non sanno rispondere, non si sa a chi credere. Fino a quando la politica viene basata sul consenso a breve termine o di quartiere come le ultime stagioni politiche, compresa l’attuale, a cui ci siamo assuefatti, non traguarderemo un futuro.
Crescere è una sfida complicata e dolorosa che può essere fatta da abbandoni, dimissioni, fallimenti, retrocessioni in ambito amministrativo o personale.Il cerchiobottismo impera nei partiti e nei singoli, di conseguenza nella amministrazione ovvero l’atteggiamento di non prendere una posizione netta barcamenandosi sul fare senza compiere scelte o non ascoltare gli altri. Questo status è riscontrabile nell’attuale quadro politico cittadino e perseverarvi conduce a sparire come comunità. La retromarcia su Rems, l’esplosione di proposte, azioni discutibili e non azioni, da parte dell’amministrazione, di questi ultimi giorni dimostra che la critica e le controproposte stimolano e smuovono l’immobilismo.
La conferenza stampa di Italia Viva ha messo sul tappeto la proposta di un cambio di paradigma nel fare politica aprendo una nuova discussione tra partiti e sulle cose e la proposta di un Comitato di salute pubblica può essere uno strumento come altre idee qualora espresse. Il futuro dipende dai cittadini, certo anche attraverso i suoi rappresentanti, purchè armati di responsabilità, merito, solidarietà visione. Diamoci da fare!