Accolto dalla Direttrice reggente Anna Angeletti, dal Comandante Commissario Luigi Bove e da tutto il Reparto di Polizia Penitenziaria di Orvieto, il Prefetto Giovanni Bruno, accompagnato dal suo Capo di Gabinetto Dr. Luca Iervolino, ha visitato la Casa di Reclusione di Orvieto.
Oltre alla definizione di alcuni aspetti relativi alla pianificazione provinciale degli interventi per eventuali manifestazioni di protesta e di disordini negli istituti Penitenziari, la Direttrice ha tenuto molto a mostrare al Prefetto l’istituto ed in particolar modo le Officine delle lavorazioni dei detenuti.
Il Prefetto ha avuto modo di constatare i processi produttivi della falegnameria, dell’officina Fabbri della tessitoria e del laboratorio di sartoria, dove vengono prodotti letti in ferro per detenuti, scaffalature metalliche, armadietti in legno e lenzuola di cotone che poi vengono distribuiti agli istituti penitenziari di tutta la Repubblica.
Le Lavorazioni del carcere di Orvieto rappresentano un vero vanto ed un fiore all’occhiello per l’Amministrazione Penitenziaria che, soprattutto grazie allo Staff guidato dalla Direttrice Anna Angeletti, si stanno arricchendo anche di numerose iniziative finalizzate alla produzione di manufatti che verranno esposti anche al di fuori dall’istituto e parteciperanno anche ad alcuni concorsi; il lavoro penitenziario, offerto a tutti i detenuti ristretti ad Orvieto, oltre a garantire il sostentamento economico, assolve alla più importante funzione rieducativa degli stessi.
Nell’occasione, Il Comandante reggente Luigi Bove ha illustrato al Prefetto le gravissime e note problematiche relative alla carenza dell’organico di Polizia Penitenziaria, auspicando un intervento presso le Istituzioni governative affinché il Reparto possa essere integrato con diverse unità al più presto, per poter garantire i livelli minimi di sicurezza ed i diritti del personale, indispensabili per espletare i compiti istituzionali.
Il Prefetto ha apprezzato il lavoro che viene svolto quotidianamente all’interno del Carcere di Orvieto, ha ringraziato la Direttrice, la Polizia Penitenziaria e gli altri operatori per l’abnegazione che dimostrano nella difficilissima e delicatissima professione ed ha sottolineato come queste visite e questi incontri sanciscano la vicinanza concreta dello Stato ai territori e che ascoltarne e condividerne le problematiche possa essere il primo passo per tentare di risolverle.