C’è anche il territorio orvietano nell’intesa tra una moltitudine di soggetti pubblici e privati dell’area interregionale Valdichiana, Amiata-Valdorcia, Trasimeno e, appunto, Orvietano. Un’area vasta con un’estensione territoriale di 3.450 kmq e con una popolazione residente di 225.000 abitanti. L’iniziativa sarà presentata alla stampa venerdì 11 novembre a Torri Chiusine nel comune di Chiusi, scegliendo una località di cerniera a cavallo tra la Toscana e l’Umbria. Un territorio “ricco di eccellenze”, ma contemporaneamente “fragile”, difficile da preservare e valorizzare a causa della bassa densità di popolazione e per le criticità di natura idrogeologica e infrastrutturale.
L’11 sarà illustrato il protocollo d’intesa tra i soci pubblici e privati del Patto Territoriale interregionale Vato, finalizzato alla “definizione di un programma strategico di rigenerazione e infrastrutturazione territoriale dell’area”. Un patto tra più anime che si pone l’obiettivo di promuovere uno sviluppo integrato dell’intero territorio attraverso la creazione di un “laboratorio sperimentale interregionale per la ricerca e l’innovazione”. Il Tavolo di Coordinamento Territoriale del Patto V.A.T.O. ha infatti rilanciato, dopo mesi di lavoro, il tema delle politiche di area vasta, attraverso l’elaborazione di un nuovo programma di investimenti pubblici e privati, cosiddetto Progetto Pilota “Sistema Etruria”, oltre alla definizione di un protocollo che mira al rafforzamento della collaborazione, già positivamente sperimentata, con i Dipartimenti di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia e con quello di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università degli Studi di Siena.
Attraverso il Laboratorio sperimentale, che sarà composto dal Tavolo Tecnico di area del Patto Vato e dai due Dipartimenti Universitari, si intende promuovere una nuova “programmazione dal basso” che mira ad attivare un’elaborazione progettuale, strategica, per la messa a terra sul territorio delle misure del Pnrr e della Programmazione Comunitaria. Il dialogo e la cooperazione con la Regione Toscana e la Regione Umbria saranno determinanti per il conseguimento di comuni obiettivi di sviluppo. Le criticità che saranno, da subito, al centro dell’attività del Laboratorio riguardano l’attuale, straordinaria, emergenza energetica e il sistema della mobilità che saranno interessati dall’elaborazione di un quadro strategico sulla produzione di energie rinnovabili e sulla definizione di un disegno unitario per la riqualificazione della rete infrastrutturale e la revisione del sistema della mobilità nel territorio. L’incontro di venerdì prossimo inizierà alle 10 con il saluto dei sindaci di Chiusi, Gianluca Sonnini e di Castiglione del Lago, Matteo Burico.
Seguirà l’illustrazione dei contenuti dell’intesa da parte di Marco Ciarini, presidente del Patto Vato. Quindi gli interventi di: Giulio Cherubini, per conto dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Claudio Galletti per l’Unione dei Comuni Amiata-Valdorcia, Valentino Filippetti rappresentante dei Comuni dell’Orvietano, Giacomo Grazi, presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Massimo Guasconi, presidente della Camera di commercio di Arezzo-Siena, Maurizio Oliviero, rettore dell’Università degli studi di Perugia e Roberto Di Pietra, rettore dell’Università degli studi di Siena. Sono stati invitati i presidenti delle Regioni Toscana, Eugenio Giani, e Umbria, Donatella Tesei.