Anche quest’anno inizierà alla fine di novembre il ciclo delle Conferenze dell’ISAO per il nuovo Anno Accademico 2022-23; e, come ormai accade da anni, l’interesse è rivolto prima di tutto all’Arte e alla Storia, ed in particolare, per il prossimo 2023, al V Centenario della morte di Luca Signorelli e di Pietro Perugino. Ma è anche rivolto a tematiche contemporanee, specialmente a quelle che riguardano la Scienza in tutte le sue ricadute.
La prima conferenza, entro il filone Arte e Storia, sarà tenuta il prossimo 25 novembre 2022 dalla professoressa Anna Esposito, della Sapienza – Università di Roma, sul tema Violenza contro le donne. Uno sguardo sul Medioevo; un altro professore della Sapienza, l’architetto Renzo Chiovelli, il 13 gennaio 2023 affronterà il tema delle pestilenze storiche, e sul come siano state affrontate in chiave statuale, ecclesiastica o comunale, anche confrontandosi con l’esperienza dell’ancora presente pandemia di Covid-19: con Epidemie, ospedalità e medicina nella Tuscia.
Per quanto riguarda il centenario signorelliano, si è voluto affrontare dapprima il tema del contorno: per quello ambientale e geografico, venerdì 27 gennaio in collaborazione con l’Associazione “E. Majorana”, l’archeologo Claudio Bizzarri parlerà della Via Romea Germanica. La dimensione europea ed il percorso di Signorelli da Arezzo a Orvieto e, subito dopo, il contorno artistico che precede la venuta ad Orvieto del Signorelli, con Luisa Caporossi, storica dell’arte della Soprintendenza per la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, che venerdì 10 febbraio aprirà al mondo del pittore Antonio del Massaro, o da Viterbo: Pastura. “Percorsi di Rinascimento nella Tuscia”.
Il momento centrale del ricordo del Signorelli è affidato al ben conosciuto e apprezzato storico dell’arte Claudio Strinati (che il 30 aprile di quest’anno è intervenuto alla presentazione della pubblicazione di Raffaele Davanzo, attuale presidente dell’ISAO, sugli affreschi della Cappella di San Brizio). Il professore venerdì 10 marzo unirà i due grandi pittori con la sua lezione “Signorelli e Perugino: due pilastri del primo Rinascimento nel V Centenario della loro scomparsa”.
A completare idealmente questo percorso artistico, cioè passando da coloro che prepararono la strada ai grandi del primo Rinascimento, Raffaele e Michelangelo, al Manierismo che ne fu da una parte la compenetrazione critica e dall’altra la contestazione, ecco che venerdì 24 marzo il dottor Giordano Conticelli, della Seattle University nello Stato USA di Washington, interverrà con “Epifanie divine: il Teatro Sacro della Maniera da Rosso Fiorentino ad Orvieto”. Conticelli ha già partecipato ad un evento ISAO il 5 aprile 2019 con un intervento, molto sentito e quindi ben apprezzato, sulla raffigurazione del nudo nel Duomo della nostra città.
Su Orvieto e il suo mondo nascosto, che è il substrato non solo stratigrafico, ma anche identitario, della sua storia antica, venerdì 5 maggio l’archeologo Francesco Pacelli ragguaglierà sullo “Stato delle ricerche archeologiche in Orvieto e prospettive future”. Particolarmente interessanti perché collegano tra loro storie e personaggi di epoche diverse e di luoghi diversi, ma sulla stessa linea ideale, saranno gli interventi di Cristina Bolla, storica della letteratura greca e romana, che venerdì 21 aprile metterà a fuoco una sorta di viaggio plurisecolare nella storia di tre personaggi chiave con “Condottieri allo specchio: Alessandro – Cesare – Napoleone: la grandezza e la tragedia del potere”.
Lo stesso accadrà venerdì 19 maggio quando la professoressa Dianella Gambini, dell’Università per Stranieri di Perugia, parlerà delle organizzazioni dei pellegrinaggi umbri verso il santuario di San Giacomo a Compostela (allora davvero alla fine del mondo!), “L’Umbria e il cammino di Santiago”.
Per gli argomenti di carattere scientifico, subito dopo la prima conferenza ci saranno due incontri molto stimolanti: venerdì 2 dicembre il professor Danilo Giulietti del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa affronterà quello che sembrava fino a settant’anni fa un vero paradosso, ma che la fisica contemporanea ha, invece, sciolto permettendo anche nuove applicazioni tecniche e tecnologiche: “Possibile, ma non probabile. La visione probabilistica della meccanica quantistica”.
A seguire, venerdì 9 dicembre, il professor Andrea Crisanti dell’Università di Padova, senatore della Repubblica appena eletto, conosciuto ed apprezzato per i suoi interventi di specchiata chiarezza scientifica riguardo alla pandemia del Covid-19, affronterà un problema che oggi è di particolare delicatezza e che sta colpendo il cosiddetto Terzo Mondo (mentre in Italia sembra dimenticato, anche se il nome anche nella lingua inglese è sempre quello italiano, Mala Aria), con “Metodologie genetiche per il controllo della malaria”.
Per ultimo, ma rappresentando un po’ il cardine centrale di tutta la programmazione, ed in virtù dell’intensa collaborazione con l’UNITRE di Orvieto, è con particolare affetto umano ed artistico che il presidente Raffaele Davanzo a nome del Consiglio Direttivo dell’ISAO ricorda l’appuntamento di venerdì 24 febbraio con il Maestro Riccardo Cambri, pianista di spessore internazionale, e il suo salotto musicale, dal tema “Chopin mon Amour”.
La programmazione delle conferenze ISAO è stata costruita con la solita passione, e vuole proporre stimoli nuovi di cultura e di interesse. ECCO IL CALENDARIO DELLE INIZIATIVE.