Mercoledì 31 agosto il sindaco Roberta Tardani, ha partecipato da remoto, anche in veste di assessore all’ambiente, alla Conferenza dei Servizi per la preadozione del Piano regionale dei rifiuti. “Un incontro tecnico – ha spiegato – al quale seguirà una nuova convocazione per metà settembre”.
“Mi spiace che gli organizzatori della manifestazione di oggi – dice – non abbiano aspettato la fine dell’incontro perché avrei potuto partecipare o incontrarli per chiarire alcune legittime preoccupazioni. Ribadisco l’apprezzamento per la proposta di Piano che finalmente segna un’inversione di tendenza rispetto alle non-scelte del passato che hanno trascinato l’Umbria in una condizione di emergenza e precarietà”.
“Il Piano individua finalmente la soluzione alla chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione che renderà residuale l’utilizzo delle discariche come impone la normativa esclusivamente gli impianti di Borgogiglione e Belladanza e non quello de Le Crete a Orvieto. I flussi dei rifiuti in entrata restano in linea con quelli degli ultimi anni e non con i numeri che sono stati fatti circolare in questi giorni e che vaticinano impropriamente il riempimento al 2024” precisa Tardani.
“Le 200.000 tonnellate di cui parlano le associazioni ambientaliste – ribadisce il primo cittadino – riguardano, infatti, il fabbisogno annuale di smaltimento dell’intera regione e non quelle che finiranno nella discarica di Orvieto (delibera Auri n.32 del 26/6/2022). Ribadisco la mia posizione e quella del Comune di Orvieto che avevo già espresso pubblicamente all’indomani dell’approvazione da parte della giunta regionale delle linee di indirizzo del piano”.
“Vanno accelerati ulteriormente i tempi per l’individuazione del sito per il termovalorizzatore in modo tale da anticiparne la realizzazione e la messa in funzione prima del 2028 e va messo in campo ogni tipo di iniziativa per ridurre il periodo transitorio in vista dell’entrata a regime del Piano. Il mio passato parla chiaro e non accetto lezioni di coerenza da nessuno, tantomeno da chi vorrebbe paragonarmi a chi in pubblico si diceva contrario all’ampliamento della discarica e a Perugia svendeva il nostro territorio mettendolo nero su bianco. E sorrido a sentir dire da chi ha avvallato e sostenuto i governi regionali e locali precedenti, che hanno portato l’Umbra a essere maglia nera nella gestione dei rifiuti e riempito le nostre discariche, che oggi il sindaco di Orvieto “cala le brache”.
“Rivendico convintamente la partecipazione alle iniziative e alle manifestazioni contro le scelte che rischiavano di penalizzare e purtroppo hanno penalizzato il nostro territorio – aggiunge – e anche da sindaco ho portato avanti con responsabilità e determinazione questa linea contrastando e opponendomi nelle sedi opportune a ogni ipotesi che potesse continuare a far pagare a Orvieto i ritardi e le inefficienze accumulati nel passato.
La Regione deve accelerare i tempi di attuazione del piano. Questa è la voce che deve partire da Orvieto e che dovrebbe essere amplificata dalla città, dalle piazze, dai partiti politici e dalle associazioni. Questa è la battaglia per difendere Orvieto, non le schermaglie contro il sindaco per mere ragioni elettorali”.