Mentre in Umbria molti Comuni hanno visto approvati e finanziati progetti con i fondi del Pnrr, Orvieto, purtroppo rimane bocca asciutta. E’ di questi giorni, infatti, la notizia dell’esclusione dal Piano nazionale per gli investimenti complementari, nell’ambito del Piano per asili nido e scuole dell’infanzia, del progetto per la scuola dell’infanzia di Sferracavallo. Ne aveva dato comunicazione l’assessore Pizzo a luglio scorso parlando di un progetto di demolizione e ricostruzione da 2,3 milioni di euro dopo che l’immobile è stato chiuso per ristrutturazione con il conseguente spostamento della scuola – a partire da settembre prossimo – in un capannone a Bardano. Una situazione che stante ora anche questo diniego, rischia di diventare non più tanto provvisoria.
Ad entrare a gamba tesa sull’argomento è la capogruppo di “Siamo Orvieto” Cristina Croce. “Sembrerebbe proprio che Tardani & co. non siano particolarmente fortunati: mentre infatti moltissimi Comuni dell’Umbria festeggiano il finanziamento di vari progetti per la riqualificazione di strutture scolastiche, grazie a rilevanti risorse derivanti dai fondi del PNRR, il Comune di Orvieto resta a bocca asciutta e perde anche questa ennesima opportunità”, dice. “Dopo il “niet” per la palestra della scuola primaria di Ciconia arriva anche la bocciatura del progetto per il polo scolastico di Sferracavallo che, chiuso per inagibilità dall’oggi al domani, sarà spostato in un Capannone di Bardano per un tempo indefinito che, questa è l’impressione, non sarà per niente breve.
Intanto però la Sindaca – aggiunge Croce – incalzata in Consiglio Comunale su temi cruciali quali sanità, scuola e manutenzioni varie, perde, come spesso accade, le staffe e risponde scompostamente attaccando i consiglieri che osano infastidirla. Nel frattempo Orvieto perde pezzi ad ogni piè sospinto: dal distretto sanitario ai luoghi simbolo della cultura (es. Palazzo del Popolo, Teatro Mancinelli, Palazzo dei Sette, Fortezza Albornoz) passando per le strutture sportive e scolastiche (es. Piscina Comunale, Scuola Sferracavallo) si assiste ad un crescente depotenziamento generale, nascosto ad arte da una finta sceneggiatura che giorno dopo giorno sta disvelando la sua effimera sostanza. I cittadini però, anche i più disattenti, cominciano ad essere stanchi di questo progressivo ma costante smantellamento e sempre più vicino è il momento in cui belletti e scenografie non saranno più sufficienti”.