Al centro del palco campeggia una buffa valigia a quadretti bianchi e rossi con la grossa scritta “Futuro”, intorno sono seduti i bambini delle classi 2°A e 2B della Scuola primaria E. Frezzolini di Sferracavallo. Le note di una musica li invita a girarsi verso lo schermo alle loro spalle. Un “OH!” sfugge a qualche bambino vedendo apparire i disegni con cui hanno illustrato le loro storie e poesie, inviate al secondo Concorso Rodari.
Sulle note della canzone di Rodari “Ci vuole un fiore” scorre il video realizzato da Lavinia Petrangeli in un rutilante susseguirsi di originali disegni e in un crescendo musicale che termina con la voce di Sergio Endrigo che canta “Girotondo intorno al mondo”, mentre compaiono immagini di arcobaleni, girotondi festosi intorno a un Pianeta rigenerato dall’impegno dei ragazzi e delle ragazze.
Così è iniziata lunedì 22 agosto l’evento conclusivo di One Orvieto Notti d’Estate 2022 nella suggestiva cornice del Giardino dei lettori della Biblioteca di Orvieto. L’occasione è stata la presentazione del libro “Una valigia piena di futuro”, Intermedia Edizioni, frutto dei lavori delle scuole che hanno partecipato al secondo Concorso bandito dal gruppo Insieme per Rodari col titolo, ispirato da una poesia dello scrittore , “Il futuro è un gran simpaticone”. Il bando richiedeva testi in prosa o in poesie, scritti secondo le tecniche rodariane, nei quali i ragazzi e le ragazze esprimessero , attraverso il proprio immaginario, desideri, sogni, paure e speranze sul futuro individuale e/o collettivo. Al concorso hanno mandato i loro contributi alunni/e degli Istituti Comprensivi” Muzio Cappelletti” di Allerona, Orvieto – Baschi, Orvieto – Montecchio.
La pubblicazione è stata possibile grazie al contributo di Cantiere Orvieto, che ha anche voluto questa serata di presentazione in cui ha preso la parola il Presidente Alessandro Punzi, che ha ribadito la fiducia nel Progetto, l’apprezzamento per il lavoro delle curatrici del concorso e per l’impegno offerto dalle scuole. Infine ha esortato i bambini a non lasciare che siano sempre gli altri a parlare di loro, ma siano essi a rendersi protagonisti in prima persona. L’editore di Intermedia Edizioni, Claudio Lattanzi, che da parte sua ha sostenuto la pubblicazione, ha sottolineato il forte legame di Orvieto con Gianni Rodari e l’importanza del patrimonio custodito dal Centro Rodari, che deve continuare ad essere valorizzato e costituire una risorsa per la città.
All’assessora alla Cultura e Presidente del Centro Rodari Alda Coppola è stata fatta una dedica originale con la lettura del brano “La sindaca e gli assessori” scritto dall’alunna Margherita Bartolini della classe IF della scuola Secondaria Luca Signorelli. L’assessora Coppola ha poi accennato all’impulso dato ultimamente alle attività del Centro Rodari, ha espresso il suo apprezzamento per la serata, per il lavoro dei ragazzi e la pubblicazione realizzata e ha auspicato un futuro evento, di ancora maggiore portata, in cui si possano realizzare collaborazioni con i diversi soggetti che si ispirano a Rodari.
La serata è proseguita animata dalle curatrici del concorso, Anna Rita Bellini, Ornella Cioni, Anna Donatelli, Maria Teresa Equitani, Loretta Fuccello, Emanuela Leonardi, che hanno intercalato letture dei lavori ad accenni al progetto che ha condotto alla pubblicazione. Farsi un’idea di futuro non è stato facile per i ragazzi/e che, guidati dai loro docenti, hanno dovuto uscire dal loro eterno presente, prendere coscienza di sé e della loro memoria, infine mettere in moto l’immaginazione e la progettualità per dar vita a una loro visione di futuro. E’ stato un percorso complesso che li ha condotti a definizioni efficaci come quelle espresse dagli alunni/e delle primi classi della scuola Barzini nel loro ‘brain storming’: “Il futuro non si vede ma c’è sempre; il futuro vuol dire crescere; il futuro lo puoi vedere solo se chiudi gli occhi; il passato lo ricordi, il presente lo vedi, il futuro lo puoi solo immaginare”.
I lavori svolti hanno visto il concorso di diverse discipline e questo forse spiega la grande ricchezza espressiva, la varietà di contenuti e il copioso corredo di produzioni grafiche che sono stati inviati. Tutti i lavori pervenuti sono stati pubblicati perché, pur nella loro varietà, sono stati considerati degni di interesse per motivi diversi, relativi ai contenuti scelti, alle modalità espressive, ma anche alla capacità di mostrarci la situazione psicologica che hanno vissuto e vivono oggi ragazzi in questo non facile frangente storico. Si è deciso però di fare una segnalazione e cinque menzioni con precise motivazioni.
La segnalazione ha riguardato i lavori della classe 2° della Scuola Secondaria di I Grado Ippolito Scalza, accompagnata dalla Prof.ssa Paola Polimeni. Le menzioni sono state riservate invece al racconto “Il bosco dei Circuiti” della 5B della Scuola primaria di Orvieto Scalo , con i docenti Edoardo Lombardozzi e Lucia Dini; alla poesia “Con e Senza” della 4°A della Primaria “Gianni Rodari” di Orvieto Scalo, con la presenza della maestra Donatella Cardarelli; alla poesia “La valigia” delle classi 2° A e 2B, della Scuola Primaria di Sferracavallo, accompagnate dalla maestra Monia Pieroni; ai lavori della sezione “Sindache e Sindaci” della IF e alla poesia della 3D “Alfabeto di Tenebra Alfabeto di Luce”, Scuola media Luca Signorelli, con la presenza delle docenti Cristina Collepardi e Emanuela Benedetti.
E’ stata quindi una serata di grande partecipazione e di protagonismo dei ragazzi chiamati sul palco a leggere i loro elaborati e dei docenti che li accompagnavano e illustravano le metodologie didattiche seguite nel lavoro spaziando dalle ipotesi fantastiche, ai binomi di parole, dalla rivisitazione delle fiabe tradizionali, al racconto fantascientifico. La lettura degli elaborati ha rivelato una grande ricchezza di riflessione sui temi dell’ambiente, del cambiamento climatico, della penuria alimentare e la capacità di ingegnose invenzioni e stratagemmi per contrastare questi problemi. Ma sono presenti anche richieste pratiche come costruzioni di parchi, piste ciclabili, diminuzione del traffico motorizzato.
L’ecologia è spesso unita alla tecnologia vista come uno strumento positivo per risolvere le attuali emergenze. La conquista più importante fatta dai ragazzi però è la consapevolezza che ciò che più conta è l’impegno di tutti per il bene comune. Allora nel futuro conteranno valori come la pazienza e la perseveranza negli scopi e sarà necessario per vivere bene “il green pass del rispetto, della gentilezza, dell’uguaglianza”. Se un barlume di speranza illumina per lo più il futuro dei ragazzi, specialmente nei lavori della scuola secondaria serpeggia talvolta una visione inquietante e distopica legata alla difficile esperienza del Covid, che trova una metafora ricorrente nell’oggetto delle mascherine e alla recente minaccia della guerra. Ciò è espresso efficacemente nel lavoro della classe 3B della scuola Luca Signorelli nelle parole chiave dell’ “Alfabeto di Tenebra Alfabeto di Luce” che mette in opposizione Lacerazione, Sofferenza, Violenza e Quiete, Rispetto, Speranza, Uguaglianza.
Nella serata si è creato un clima intenso di festa e impegno nello stesso tempo. Il pubblico numeroso, composto di mamme, nonni, insegnanti, ragazzi e persone sensibili al tema dell’educazione ha seguito con partecipazione e ci auguriamo che tutti si siano sentiti accolti e stimolati da questa esperienza.
Le curatrici del Concorso