ORVIETO – Tutto pronto per il Corteo delle Dame che, dopodue anni di pausa forzata, ritorna in tutto il suo splendore per le vie della città. L’uscita del Corteo, che quest’anno porterà il nome di Nicoletta de Angelis, la creatrice dell’evento, infaticabile promotrice della manifestazione che era nata per una sua intuizione nel 1993, scomparsa lo scorso anno, si svolgerà in notturna venerdì 17 giugno, a partire dalle 21 dall’ex Caserma Piave e, attraverso Corso Cavour, giungerà in Piazza della Repubblica dove verrà eseguita la musica composta per l’occasione da Fabio Cimicchi.Musica che è anche la base per l’esibizione del Gruppo Sbandieratori del Corteo Storico di Orvieto che, con otto nuove bandiere blu, rosso ed oro recanti simbolo e colori dell’Associazione “Lea Pacini”, torna a riproporre un’altra tradizione della fine degli anni ’60. Il Corteo delle Dame proseguirà quindi verso Piazza Duomo per esistere allo spettacolo di fuoco e giochi di luce della Compagnia “Lux Arcana” di Città di Castello.
Ai 130 costumi di dame e damigelle, in questa edizione, ecco l’altra novità, uscirà per la prima volta il nuovo costume di dama realizzato in collaborazione con la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e ad indossarlo sarà Roberta Cotigni, imprenditrice orvietana.
Il nuovo abito è stato pensato e realizzato prendendo come spunto il Rosone del Duomo. I dettagli del costume sono stati illustrati da Michela Invernizzi, la studentessa iscritta al biennio specialistico di Costume per lo spettacolo dell’Accademia che ha ideato e realizzato il bozzetto, dalla costumista e docente del corso specialistico di design, Maria Carla Ricotti, da Viviana Vannucci, docente di Storia del costume e dal professor Davide Petullà, coordinatore della scuola di Scenografia di Brera.
Invernizzi ha spiegato il bozzetto e come si è passati al cartamodello e infine alla realizzazione dell’abito. La “gonnella” dell’abito è stata creata in lino misto seta tinto, mentre per la cottardita superiore si è voluto utilizzare il disegno del rosone stampato su velluto naturale attraverso stencil e tamponatura in oro e pigmenti per tessuto. Per la decorazione del rosone sono state usate perle di fiume e perline madreperla in tre dimensioni diverse. Dettagli preziosi anche sulla passamaneria che impreziosisce le maniche. Il copricapo è in velo, uno chiffon di seta fermato da una corona in passamaneria con perle. La calzatura è in camoscio nello stesso colore della gonnella.