Si riurianno in assemblea proprio ad Orvieto, a Palazzo del Popolo, le 300 Cittaslow mondiali. Una tre giorni, dal 10 al 12 giugno 2022, drante la quale raggiungeranno la Rupe duecento sindaci nonostante le difficoltà per i viaggi presenti in alcuni paesi come ad esempio la Cina.
Ad aprire i lavori dell’Assemblea, venerdì 10 giugno alle ore 16 sarà infatti il Presidente di Cittaslow e Sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, con la tavola rotonda sul tema “Cittaslow Metropolis, il laboratorio del futuro” una contraddizione che fa scuola: quando e come la metropoli adotta le qualità slow. Modera Pier Giorgio Oliveti, Segretario Generale di Cittaslow International. Ingresso libero fino esaurimento posti, nel rispetto prescrizioni Covid. Tra i partecipanti: Tunç Soyer – Sindaco di Smirne, Vicepresidente Cittaslow e Coordinatore della Rete Nazionale Turca di Cittaslow, Walter Ganapini – ambientalista, docente e ricercatore italiano, membro onorario del Comitato Scientifico dell’Agenzia europea dell’ambiente, Sohn Dehyun – Accademico dell’Università di Seoul, Coordinatore della Rete Coreana di Cittaslow, Giacomo Degli Antoni – professore di Economia politica e delle relazioni internazionali presso l’Università di Parma, Giuseppe Roma – architetto, membro del Comitato scientifico di Cittaslow, Presidente della Rur/Rete urbana delle rappresentanze.
Oggi il movimento Cittaslow nato nel 1999 in Italia e ormai diffuso in circa 300 città in 31 paesi, è quindi un riferimento per gli ambienti accademici e tecnici a livello mondiale che si avvicinano alla “lentezza positiva” nel pianificare, realizzare e gestire le città.
L’idea iniziale del progetto Cittaslow Metropolis è quella di cogliere la sfida e trasferire progetti per il “buon vivere” dai piccoli paesi ai quartieri delle grandi metropoli. Lentamente questo processo sta prendendo forma e, sebbene ogni realtà abbia la propria identità e il proprio spirito, le città metropolitane in diverse parti del mondo affrontano problemi simili. Uno stile di vita incentrato sulla velocità e sui consumi pone, a partire dal tema della mobilità ovunque crescente, temi di fondo legati alla quali della vita che specie nelle realtà metropolitane e soprattutto per le persone svantaggiate, è diventata una grande lotta ai limiti del parossismo e dell’alienazione individuale e sociale. Di qui il contributo di Cittaslow per progetti e scambio di buone pratiche come creare quartieri dove i bambini possano giocare davanti alle loro case, dove poter raggiungere in 15/30 minuti a piedi la scuola, il lavoro, i centri sanitari, il mercato, i negozi, le aree verdi e i trasporti pubblici.
La cosiddetta mobilità ridotta è uno dei maggiori vantaggi di poter soddisfare i bisogni primari delle persone nei propri quartieri è, come si sta osservando nelle città che sviluppano simili pratiche a scala di quartiere, con la diminuzione della mobilità diminuiscono le ore trascorse nel traffico, le emissioni di carbonio, l’inquinamento atmosferico, il rumore e lo stress.