Prendi un’auto che ha fatto la storia della casa di Maranello e che, se hai già qualche capello bianco in testa e sei nato un po’ più di trentacinque anni fa, avrai visto ogni santa puntata di Magnum P.I., la aggiorni e la modifichi secondo le tendenze attuali e sarai il mago incontrastato del mondo del restomod.
E’ più o meno quel che ha fatto Gianluca Maggiore, ingegnere nato e cresciuto a Orvieto, studente del liceo scientifico Majorana, che con la sua startup con sede a Forte dei Marmi, ha aggiornato la mitica Ferrari 308 GTS, un’auto che ha fatto epoca negli anni ’80 del secolo scorso.
La sua Maggiore Progetto M è un’auto con un’anima “vecchio stile”, che ha saputo reinterpretarsi con le esigenze di guida e di sicurezza attuali, con un restyling rispettoso della vettura originale. Quello che fa della Maggiore Progetto M un’auto unica sono i dettagli. Il processo di restomod infatti, ha aggiornato e potenziato il motore, i freni e l’assetto, modificando le finiture che rendono speciale un’icona dell’automobile sportiva.
L’opera prima dell’azienda dell’ingegnere orvietano, è stata presentata nel 2019 ed è stata realizzata partendo da una Ferrari 308 GTS donatrice che è stata completamente smontata, rinforzata, rivista nella meccanica e nei dettagli per darle una vita completamente nuova. Il design aggiornato della Progetto M è opera del centro stile interno Maggiore e dello Studio Stefan Scholten di Amsterdam e ne saranno prodotti solo 40 esemplari, come 40 erano gli anni di Gianluca Maggiore all’atto della presentazione del progetto e 40 gli anni trascorsi dalla messa in onda del telefilm con Tom Selleck. Non solo, ogni pezzo sarà rifinito e personalizzato secondo le richieste del cliente, così da rendere ogni esemplare di Progetto M un pezzo unico al mondo.
Un’auto per palati fini insomma, ma anche per portafogli non comuni visto che il prezzo di acquisto di un’esemplare si aggira sul mezzo milione di euro. E oltre al fatto che, come si dice in gergo, sotto il sedere hai pur sempre una Ferrari seppur modificata nel suo assetto originale, è anche vero che potresti personalizzarla con i pellami e i tessuti interni prodotti dell’americana Maharam su disegno di Stefan Scholten, con le componenti interne in fibra di carbonio e in alluminio, l’Alcantara e il pomello del cambio in marmo per rendere omaggio a una produzione tipica della terra dove ha sede la startup. Da non dimenticare è poi l’impianto audio firmato Delta Sigma.
La Progetto M dunque va ad inserirsi in un segmento molto esclusivo, estremamente esclusivo, in piena continuazione con la storia e la leggenda delle auto da corsa, una storia che ha fatto dell’Italia la terra dei migliori prototipi che hanno segnato le loro epoche, una storia di motori rombanti e di design raffinato dallo stile inconfondibile. Una storia e una leggenda che si tramandano anche grazie a un ragazzo partito da Orvieto che ha saputo realizzare il suo sogno di sempre. (GabMar)