Sulla sanità pubblica orvietana solo proclami, solo promesse nulla di concreto. L’apparenza è l’unica cosa che sta a cuore all’amministrazione regionale dell’Umbria e a quella comunale di Orvieto. Oramai questo contesto assume un aspetto che definiremmo emergenziale. Continui disservizi, liste d’attesa lunghissime, ambulatori che chiudono, interventi cancellati e rinviati, reparti in forte criticità.
I cittadini orvietani sono delusi,sconcertati irrequieti con questa amministrazione ma ciò purtroppo non è sufficiente ad evitare che si rivolgano sempre più spesso alla sanità privata per poter avere delle risposte su problemi legati alla loro salute,con l’aggravante tra l’altro, che tutto questo ha un costo economico altissimo per le casse di una famiglia. Non si stanno rispettando più i cardini costituzionali e civili di questo paese, e’ sempre più difficile accedere alle cure e come CGIL intendiamo denunciarlo con forza.
Crediamo tutto ciò debba essere impedito a chi sta, attraverso un chiaro disegno politico, distruggendo la sanità della regione Umbria. Certo i problemi ci sono da molto tempo, ma oggi più che mai si ravvisa la necessità di alzare la testa e dire basta a questo smantellamento della sanità pubblica. Il personale oramai è esausto, mancano infermieri, medici di tutte le specializzazioni e i cittadini non sanno più a chi rivolgersi. Chi amministra questa comunità deve fare un esame di coscienza e rimediare subito a questo che oramai definiamo un fallimento politico.