Una manifestazione pacifica, spontanea e densa di significato quella organizzata nella mattinata di mercoledì 2 marzo dall’Istituto Artistico Classico e Professionale di Orvieto che ha portato in piazza Cahen centinaia di ragazzi per dire no alla guerra e chiedere la pace in Ucraina.
Quello che stiamo vedendo in questi giorni, civili uccisi dalle bombe, migliaia di persone in fuga dalle loro case, è inaccettabile – ha commentato il sindaco Tardani – I ragazzi con i loro striscioni, le canzoni le letture e le poesie recitate in piazza hanno espresso tutto il dolore e l’indignazione nei confronti di quello che sta succedendo a poche centinaia di chilometri da noi e che non possiamo ignorare”.
“Come amministrazione – ha aggiunto – ci stiamo mobilitando per garantire il nostro supporto alle popolazioni colpite dalla guerra attraverso la raccolta di farmaci coordinata dalla Funzione Associata Protezione Civile Orvietano e siamo in contatto con la Prefettura di Terni per gestire gli arrivi dei profughi.
Alcune persone stanno già arrivando per ricongiungersi con loro familiari che vivono anche nella nostra citta, ho raccolto personalmente la storia di un ragazzo che ha fatto migliaia di chilometri nella notte per andare a riprendere moglie e figli che dormivano in un bunker sotto le bombe per riportarli in salvo. Ed è solo uno dei tanti racconti di sofferenza che stiamo ascoltando in questi giorni. Questa mattina (ieri, ndr) non c’erano solo i ragazzi in piazza ma idealmente tutta la nostra comunità e le loro parole mi hanno fatto sentire ancora più orgogliosa di rappresentare la nostra città”.