Martedì 29 marzo si è celebrato il 78esimo anniversario dell’eccidio di Camorena in cui vennero uccisi dai nazifascisti sette orvietani Alberto Poggiani, Amore Rufini, Ulderico Stornelli, Federico Cialfi, Raimondo Gugliotta, Raimondo Lanari e Duilio Rossi.
“Quest’anno – ha commentato il sindaco Tardani – c’è stato un primo ritorno alla normalità con la presenza dei rappresentanti istituzionali e militari e soprattuto di una delegazione di studenti dell’Istituto tecnico commerciale e del Liceo scientifico che, a nome di tutte le scuole, hanno portato una emozionante testimonianza.
Per Orvieto questa è una ricorrenza importante che ha segnato profondamente la memoria della nostra comunità che ha fondato la sua storia sui valori della libertà e contro ogni forma di violenza. Valori che non dobbiamo mai perdere di vista, che sentiamo intensamente nostri e che nell’attuale momento storico segnato dalla guerra in Ucraina riscopriamo nel loro pieno significato”.
“Valori che dobbiamo rinnovare ogni giorno, rafforzando il senso di comunità e coltivando una memoria condivisa. La condanna di questi fatti che hanno segnato la storia di Orvieto è unanime, la difesa della libertà non deve avere colori politici o partitici e supera ogni ideologia.
Questo è quello che rappresento e ho rappresentato in questi due anni anche quando sono stata sola di fronte al Cippo dei Sette Martiri a testimoniare il sentimento unanime di una intera città. Per questo – ha rimarcato Tardani – ho trovato spiacevoli e inopportuni alcuni commenti che ho letto sulla giornata di oggi che tendono di nuovo a dividere dimenticando che solo una comunitá coesa e forte può contrastare qualunque forma di sopraffazione e riaffermare i principi di democrazia e libertà”.
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