Ancora Dante, nella programmazione Unitre. Ad occuparsene, in una originale e stuzzicante trattazione tematica, sarà l’architetto Raffaele Davanzo, fra gli esperti più amati dagli associati orvietani, in un incontro pubblico che si terrà presso la Sede DigiPASS (Nuova Biblioteca Pubblica “L. Fumi” in Piazza Febei), nel pomeriggio di sabato 23 Ottobre 2021 alle ore 17.
Davanzo relazionerà su: “SAN TOMMASO – GIOTTO – ARNOLFO DI CAMBIO – DANTE. Come cambiò il modo di comunicare”. L’evento, a cui sarà possibile intervenire muniti di Green Pass e utilizzando la mascherina, è inserito nell’ambito delle iniziative cittadine a corollario della mostra “Il vero volto di Dante”, allestita dall’Amministrazione Comunale di Orvieto e dalla Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, presso il Museo “Faina” di Piazza Duomo. Il Consiglio Direttivo Unitre ringrazia la “Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto” per la gentile ospitalità e la società “Engineering Digital Solutions” per l’assistenza tecnica.
Tommaso d’Aquino concepisce l’arte come libero contributo creativo dell’uomo per mirare alla rappresentazione del bello e in generale della realtà sensibile (che è la parallela opera creativa di Dio). Fino a circa il 1260 l’arte del Medioevo aveva cercato di subliminare le connotazioni corporee delle immagini, rendendo astratto anche lo spazio che veniva simboleggiato con immateriali fondi oro; subito dopo, seguendo il pensiero realistico di Tommaso, si darà invece importanza al rilievo, alla tangibilità di uno spazio divenuto commensurabile, cioè prospettico, e alla composizione sintattica: in fondo ad ogni tipo di arte capace di esprimere anche le passioni e le profondità psicologiche dell’uomo, pur sempre nel quadro generale della creazione divina. È il nuovo modo di comunicare di Giotto, Arnolfo di Cambio e Dante, tre campioni di una visione del mondo che è già la nostra.