Nel pomeriggio di sabato 23 ottobre si è tenuta una nuova protesta in piazza della Repubblica, ad Orvieto, contro l’uso che viene fatto nel nostro Paese del Green Pass.
Diverse decine di persone, provenienti anche dai paesi limitrofi, si sono radunate nella piazza antistante il municipio in un presidio colorato e pacifico per protestare contro un provvedimento definito “liberticida e antidemocratico”. Tra i promotori dell’iniziativa anche Gianfranco Pigozzi, il docente di arte delle scuole medie di piazza Marconi, non vaccinato, sospeso dal 28 settembre da lavoro e stipendio dopo aver deciso di interrompere i(costosi) tamponi ai quali si sottoponeva regolarmente.
Il professore ,molto apprezzato dai colleghi e dai suoi alunni, nel corso della manifestazione ha sottolineato le “incongruenze lampanti” tra la certificazione verde italiana e quella europea. “Le direttive europee emanate dal Regolamento 953 sul passaporto sanitario, sue testuali parole riportate anche dai volantini distribuiti ai partecipanti , sono state recepite disonestamente, negate ferocemente e contraddette nel merito”.
In particolare Pigozzi ha evidenziato che il regolamento europeo incoraggia gli Stati membri dell’Unione europea “a garantire la possibilità di test accessibili e ampiamente disponibili” e sottolinea che “è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate”.
Tesi queste palesemente contraddette dalle conseguenze delle norme che regolano l’uso del green pass nel nostro paese. Coloriti e ironici gli slogan che si sono uditi nel corso della manifestazione .
“Libertà di scelta”, “Trieste è ovunque” alcuni dei cartelli mostrati dai partecipanti alla protesta, a cui hanno preso parte giovani e famiglie e che si è svolta in maniera assolutamente pacifica e senza nessuna problematica di ordine pubblico. (Pasquale di Paola)