Giovedì 23 settembre, come annunciato, nell’Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, si è celebrata la cerimonia di donazione all’Arma dei Carabinieri del kit per la registrazione delle testimonianze delle vittime di violenza. In una sala gremita di ospiti interessati, è stata presentata l’attività di Soroptimist International Club che nell’anno corrente compie 100 anni.
Alessandra Scani presidente ha introdotto l’associazione che presiede nella città di Terni. “Gli Obiettivi del Club sono quelli di tutela delle donne, dei bambini e della promozione dell’educazione, oltre allo sviluppo di numerosi progetti nell’ambito locale. La donazione del kit alla Caserma dei Carabinieri di Orvieto si compone di un computer, una telecamera ed un microfono, per raccogliere le testimonianze di violenza.”La madrina della serata ha illustrato la sua associazione, la Onlus “Mission”, fondata per il contrasto alle violenze in toto, sia di genere che contro i bambini. “Utilizzando uno dei mezzi universali, ovvero la musica, abbiamo cercato di creare un inno per la non-violenza.” Il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Colonnello Davide Milano ha espresso la propria gratitudine per la collaborazione con il Soroptimist Club.
Il protocollo d’intesa nazionale stipulato tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ed il Soroptimist International d’ltalia, tra gli obiettivi si pone quello di realizzare appositi locali denominati “Una stanza tutta per sé”, che prendono il nome da un famoso saggio della scrittrice inglese Virginia Woolf, quale strumento di sostegno per donne vittime di violenza nei difficilissimi momenti in cui devono, rivivendone il trauma, denunciare l’episodio per ragioni della giustizia del medesimo protocollo e/o la donazione dei kit descritti in precedenza.
“Il Legislatore italiano ha infatti emanato una legge che comprendesse l’ormai noto “codice rosso”, una corsia preferenziale per la denuncia di violenza, che ha una prospettiva assistenziale delle vittime più che solamente punitiva contro i colpevoli.” Il Sindaco di Orvieto ha dichiarato la propria condivisione alle manifestazioni di contrasto alla violenza, esprimendo anche il proprio impegno istituzionale.
Il Procuratore di Terni è intervenuto rilanciando le nuove possibilità di congiunzione tra Orvieto e Terni anche attraverso quegli strumenti digitali, che aiutano l’efficacia e l’efficienza dell’azione penale ternana. La seconda parte della serata è stata presentata dall’ANIA, Associazione Nazionale Italiana Artisti, con vari spettacoli.
L’attore Rino Abbate si è esibito nell’emozionante “’O cunto ‘e Palommella”, poi Francesca Sorriento ha cantato “Mi Fai Paura” ed ha recitato “Sono solo Parole” di Paola Cortellesi critto da Bartezzaghi. Martina Maggi alla voce e Andrea Vincenti alla chitarra, due artisti orvietani hanno interpretato “Malo”, ricevendo un sentito applauso prolungato del pubblico. La conferenza si è conclusa con un dono offerto dall’associazione Soroptimist Club Terni agli artisti che si sono esibiti. Su tutto il territorio nazionale dal 2015 ad oggi sono stati in totale 191 i kit donati e le “stanze tutte per sè” inaugurate presso le sedi di vari uffici di polizia. In applicazione del protocollo, con il supporto del Soroptimist Club di Terni, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Via Radice è già stato dotato di una sala dedicata all’ascolto delle vittime vulnerabili; la sala è allestita con un impianto di audio video registrazione e arredata con mobili studiati per renderla più accogliente e consentire l’escussione della vittima, sia essa minore o anche maggiorenne che si trovi in condizioni di particolare prostrazione e vulnerabilità, con l’ausilio di un esperto in psicologia o in psichiatria infantile. Tale luogo permette agli investigatori di accogliere le vittime in un ambiente protetto e diverso dagli uffici di caserma, solitamente più austeri, con l’intenzione di agevolare l’empatia e l’ascolto nel pieno rispetto della dignità della sua persona. Il kit donato ad Orvieto dal Club Soroptimist di Terni, che consiste in una valigetta contenente un personal computer dotato di telecamera e microfono particolarmente performanti, costituirà un valido ausilio per l’ascolto delle vittime di violenza o vittime vulnerabili, anche fuori dagli uffici della caserma, consentendo di cristallizzare la denuncia o la testimonianza delle stesse per i futuri utilizzi in sede processuale. Il kit è stato donato dalla dr.ssa Alessandra Ascani, Presidente del Club, nelle mani del Mar. Ord. Sara Serafin e del Car. Sabrina Agresti, addette alla Stazione Carabinieri di Orvieto, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Terni, Col. Davide Milano e del Comandante della Compagnia di Orvieto, Cap. Giuseppe Viviano, e delle Autorità locali e provinciali, tra cui il Sindaco di Orvieto dott.ssa Roberta Tardani ed il Procuratore della Repubblica di Terni dott. Alberto Liguori.
Nell’ottica di fornire una risposta immediata ed efficace alle donne che si rivolgono ai vari presidi dell’Arma presenti sul territorio, rappresentando le difficili condizioni di vita familiare dovute spesso alla convivenza con i loro “aguzzini”, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, nell’ambito della creazione di una rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della volenza di genere, a livello periferico ha formato alcuni militari con competenze specifiche per l’ascolto ed il supporto delle vittime di violenza, mentre a livello centrale ha costituito la Sezione atti Persecutori all’interno del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche.
Inoltre, al fine di fornire alle vittime ogni strumento utile alla fuoriuscita dalla violenza e talvolta addirittura alla “sopravvivenza”, le stesse vengono altresì indirizzate ai Centri Anti Violenza presenti sul territorio che possono fornire gratuitamente assistenza legale, psicologica ed anche un sostegno logistico che tuteli l’incolumità delle vittime ed eventualmente dei anche dei figli attraverso il collocamento in case “rifugio” in località protette. (Andrea Impannati)