A chi di noi non è mai capitato di avere un po’ di ansia da prestazione sia in ambito sessuale che in ambito lavorativo, accademico o nell’ambito dell’amicizia? In tutte le situazioni di vita in cui in qualche modo dobbiamo esprimerci spesso soffriamo di questa ansia “anticipatoria”, che deriva probabilmente dall’immaginarsi catastroficamente tutto quello che potrebbe andare storto.
Se anche a te capita di avere questo tipo di problemi leggi quest’articolo fino alla fine perché voglio darti tre suggerimenti per riuscire a mitigare e a superare l’ansia da prestazione.
Io sono Roberto Ausilio psicologo psicoterapeuta, mi occupo ormai da quasi vent’anni di aiutare le persone a vivere la propria vita senza il freno dei condizionamenti mentali. Se ti piace la psicologia pratica iscriviti al canale Youtube “ PSICOLOGIA E VITA “ e alla community “ PSYLIFE”, la academy per la crescita personale alla quale si accede direttamente dal sito www.psylife.it
E allora entriamo subito in argomento.
Soprattutto da un punto di vista sessuale l’ansia da prestazione è un qualcosa di molto invalidante; tante persone mi contattano chiedendomi di aiutarle a superare questo problema, un problema che dopo un po’ entra in un circolo vizioso e diventa come il cane che si morde la coda.
Cosa succede?
Succede che se per esempio si incappa in una performance scadente, in un episodio in cui c’è una perdita di erezione piuttosto che una eiaculazione precoce, da lì si innesca un meccanismo che ci fa credere e ci convince che la prossima volta andrà male; o meglio innesca il dubbio : ”vuoi vedere che anche la prossima volta andrà male?” Ed ecco quindi che spesso si entra in quel circolo vizioso che può riguardare, come dicevamo, anche altri aspetti della vita; vai a fare un colloquio di lavoro, devi esibirti in un concerto, devi tenere una conferenza: qualsiasi cosa che implica l’esporti può provocarti ansia da prestazione.
Ecco il mio primo sugerimento: pensaci in un tempo stabilito, all’interno di una cornice spazio-temporale.
Cosa vuol dire? Vuol dire che spesso questi pensieri diventano “onnipervasivi”: è come se un gas nervino si spandesse all’interno della tua vita….. e tu pensi sempre la stessa cosa!
E pensare sempre la stessa cosa non solo non risolve il problema, ma lo va ad amplificare. Quindi il consiglio che mi sento di darti è quello di prenderti mezz’ora di tempo per chiuderti in una stanza, farti le peggiori fantasie relative a tutto ciò che potrebbe andare storto in una maniera specifica, andando quindi ad “enfatizzare”, ad aumentare piuttosto che a ridurre e dandoti un tempo specifico.
Quando suonerà la sveglia dopo la mezz’ora che hai fissato chiuderai tutto e non ci penserai più.
E se dovesse venirti in mente qualche altra cosa annotala sul tuo taccuino: di essa ti preoccuperai domani, nello spazio che hai dedicato alla preoccupazione. Prova questa tecnica e fammi sapere come va.
Secondo suggerimento: usa le tecniche di rilassamento.
Sia l’erezione sia la possibilità di esprimersi e di parlare in pubblico prevedono un bilanciamento tra il sistema nervoso autonomo di tipo ortosimpatico e di tipo parasimpatico che sono praticamente la bilancia dell’attivazione dell’arousal.
Che vuol dire? Vuol dire che se vuoi esprimerti al meglio non puoi essere né troppo rilassato e né troppo attivato . Quello che si verifica è che spesso siamo troppo “attivati”: nell’ansia da prestazione i nostri pensieri attivano troppo il nostro sistema simpatico e quindi non riusciamo ad esprimerci come vorremmo; una pratica costante e giornaliera delle tecniche di rilassamento di respirazione e di meditazione possono invece essere molto utili ad abbassare il livello basale di attivazione con il risultato che, quando andrai ad esprimerti sarai sciolto e rilassato, non avrai grosse tensioni muscolari, riuscirai ad esprimerti meglio e riuscirai a stare di più nel “qui ed ora”.
Per far questo ti consiglio di leggere il mio ultimo libro in uscita in questi giorni che si intitola “ RILASSAMENTO E MEDITAZIONE” ( https://amzn.to/315QfXe )
In questo libro spiego dettagliatamente tutta una serie di tecniche pratiche (ci sono 36 esercizi) che puoi applicare tutti i giorni per stare meglio e per riuscire a risolvere questo problema.
Terzo suggerimento, fondamentale e imprescindibile: fatti un giro dallo psicologo!
Vai in psicoterapia,. Smettiamo di pensare che la psicoterapia è il rifugio degli incapaci; la psicoterapia è piuttosto la palestra per i coraggiosi . Quindi se hai problematiche di questo tipo e senti che da solo non ce la fai chiamaci! Chiama il nostro studio per riuscire a risolvere il problema con delle sedute on-line e con un percorso di approfondimento personalizzato.
I libri e i video corsi vanno bene, ma spesso è necessario occuparsi del tuo problema specifico, della tua questione personale. Bene. E allora fatemi sapere come va con questi suggerimenti e con queste tecniche; liberiamoci dall’ansia della prestazione e proviamo a ridurre l’idealizzazione che ci vuole sempre al top del top: è una fesseria perché possiamo esprimerci altrettanto bene accettando di più anche i nostri limiti.
Ti saluto con una frase di William Ralph Inge che dice: “l’ansia è l’interesse che si paga su un guaio prima che esso arrivi.” Ciao e Buona vita!
dr. Roberto Ausilio
Psicologo Psicoterapeuta
Studio “Psicologia e Vita”
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