ORVIETO – “L’avvocato Ranchino si è dimesso perché gli impegni professionali non gli consentivano di seguire come avrebbe voluto le sue deleghe al comune di Orvieto”. Davide Melone, coordinatore cittadino della Lega lo ribadisce in maniera decisa ma con tono cortese, senza però riuscire a dissipare i dubbi sulle vere motivazioni delle dimissioni presentate nelle mani di Roberta Tardani la settimana scorsa.
Le voci che si rincorrono tra i vicoli e le piazze di Orvieto, parlano invece di dissidi insanabili tra il sindaco e quello che era il suo vice, dissidi che sarebbero sfociati anche in confronti dai toni aspri.
Lunedì 21 febbraio c’è stato l’annunciato incontro tra Roberta Tardani, Davide Melone e i coordinatori regionale e provinciale della Lega, rispettivamente gli onorevoli Virginio Caparvi e Barbara Saltamartini. “Un incontro sereno ma interlocutorio”, come ha detto Melone rispondendo ad alcune domande.
La versione ufficiale non convince gli orvietani, si dice che siano volate parole grosse nelle stanze municipali …
A Orvieto una parola pronunciata a piazza Sant’Andrea diventa tutt’altro appena giunta a piazza Cahen, le motivazioni delle dimissioni di Angelo Ranchino sono legate esclusivamente agli impegni professionali del suo studio.
Eppure queste voci parlano di progetti anche importanti di cui il vicesindaco è venuto a conoscenza solo a mezzo stampa.
Se si riferisce al progetto che doveva sorgere a Ponte Giulio, quello relativo allo smaltimento dei materiali plastici, come Lega Orvieto siamo stati sempre contrari. Quella zona è chiaramente a vocazione agricola ed il traffico di mezzi pesanti è già sostenuto senza bisogno che se ne aggiunga altro.
Secondo lei potrebbe esserci stato un eccessivo presenzialismo mediatico della sindaca che può aver messo in ombra la Lega, il partito uscito vincitore nel 2019?
Sono convinto che tutto si possa migliorare, a noi interessa solo il bene di Orvieto ed è per questo che ci siamo messi subito a lavorare: la città ha bisogno di risposte, soprattutto in un momento come questo segnato dalla crisi pandemica.
Nell’incontro di lunedì sono stati fatti dei nomi? La scelta cadrà su un tecnico esterno di area Lega o su un consigliere comunale?
Non sono stati fatti dei nomi e francamente ritengo che al momento entrambe le opzioni potrebbero essere valide, ci stiamo ragionando.
Non è strano che per dimissioni presentate per motivi personali vengano coinvolti addirittura i massimi vertici della Lega in Umbria e a Terni? Sembra che il problema sia più politico…
Orvieto (lo dice sorridendo) è una città importante e merita tutta l’attenzione possibile da parte del nostro partito. Stiamo lavorando per trovare una soluzione adeguata alle esigenze della città, la Lega è fatta di militanti che operano sul territorio fattivamente, da Matteo Salvini a tutti i volontari che dedicano del tempo alla nostra azione politica. (G. M.)