ORVIETO – Si è tenuta in forma telematica la conferenza stampa di fine anno della presidenza del consiglio comunale, nella mattinata di giovedì 14 gennaio, presieduta da Umberto Garbini, presidente del consiglio comunale. Hanno presenziato anche Silvia Pelliccia, vice presidente del consiglio comunale e il consigliere Stefano Olimpieri (Gruppo misto). Assenza giustificata di Federico Giovannini, vice presidente e altri capigruppo. Dopo i saluti e i ringraziamenti di apertura, il presidente Garbini ha sottolineato come in tempo di pandemia Orvieto sia stata in grado di approntare quasi fin da subito l’impiego di mezzi telematici per proseguire il lavoro del consiglio comunale.
“Il covid – ha sottolineato Garbini -, ha provocato inizialmente problemi nel garantire la gestione e la riunione delle assemblee consiliari e delle commissioni. Devo riconoscere che gli uffici hanno lavorato tanto da poter consentire in piena pandemia la riunione della Conferenza dei Capigruppo in modalità telematica in tempi record rispetto ad altri comuni, favorendo con il tempo il reperimento di mezzi più consoni per l’organizzazione dei Consigli Comunali e delle Commissioni. Con gli uffici, infatti, siamo stati in grado di poter consentire il giusto svolgimento dell’attività democratica senza limitazione di iniziativa o di proposta da parte dei membri dell’Assemblea cittadina”.
“Il Consiglio Comunale nell’anno 2020 – ha proseguito il presidente – ha subito una trasformazione in merito alla composizione dei gruppi consiliari: il Consigliere Olimpieri ha abbandonato il Gruppo ‘Lega Salvini per Orvieto’, dando vita al ‘Gruppo Misto’, gruppo in cui vengono inseriti d’ufficio i Consiglieri che non sono iscritti a nessun altro gruppo, del quale ricopre il ruolo di Capogruppo, mentre il Consigliere Casasole ha lasciato il Gruppo ‘Progetto Orvieto’ per aderire al Gruppo di ‘Fratelli d’Italia’. Questi due cambiamenti hanno determinato anche una riorganizzazione nella composizione delle commissioni consiliari, rispettivamente: Conferenza dei Capigruppo, 2^ Commissione Permanente, la Commissione di Vigilanza e Garanzia.
Dal 1 Gennaio del 2020 sono state convocate 13 sedute del Consiglio Comunale, adottati 50 atti deliberativi, presentate 20 Interrogazioni, 10 Interpellanze e 15 tra mozioni e ordini del giorno, per un totale di 95 atti esaminati dal Consiglio Comunale. Tutti i Consiglieri hanno fatto registrare oltre il 50% delle presenze“.
Nell’anno 2020, ha illustrato il presidente, l’Assemblea cittadina è stata riunita 8 volte nelle
seguenti sedute:
• 1° Seduta del CC anno 2020: 23.01.2020;
• 2° Seduta del CC anno 2020: 30.01.2020;
• 3° Seduta del CC anno 2020: 10.04.2020 (Seduta Telematica);
• 4° Seduta del CC anno 2020: 22.06.2020;
• 5° Seduta del CC anno 2020: 29.06.2020;
• 6° Seduta del CC anno 2020: 03.07.2020;
• 7° Seduta del CC anno 2020: 30.07.2020;
• 8° Seduta del CC anno 2020: 27.08.2020;
• 9° Seduta del CC anno 2020: 30.09.2020;
• 10° Seduta del CC anno 2020: 22.10.2020 (Seduta Telematica);
• 11° Seduta del CC anno 2020: 13.11.2020 (Seduta Telematica);
• 12° Seduta del CC anno 2020: 30.11.2020 (Seduta Telematica);
• 13° Seduta del CC anno 2020: 29.12.2020 (Seduta Telematica).
Garbini ha poi messo sul tavolo gli obbiettivi del nuovo anno, ripartendo proprio dalle iniziative del 2020 che non si sono potute svolgere a causa dell’emergenza sanitaria.
“Faccio riferimento – ha chiosato il presidente – alle visite nelle Scuole che proprio quest’anno hanno subito delle trasformazioni profonde non solo a livello strutturale e organizzativo ma anche di riprogrammazione delle metodologie didattiche e nel Carcere. Mi riferisco anche all’apertura del Palazzo Comunale per far sì che le testimonianze artistiche e di memoria storica e culturale che custodisce divenga patrimonio condiviso con i concittadini. La riflessione sul percorso di modifica del Regolamento e dello Statuto Comunale richiede un lavoro corale che ha subito una battuta d’arresto per la situazione nuova che stiamo attraversando”.
Dopo aver ricordato le vittime della pandemia rivolgendo un abbraccio a tutti i famigliari delle persone colpite, il presidente ha toccato due punti fondamentali in questo periodo di emergenza sanitaria, le imprese e la scuola e di conseguenza la condizione di immobilità forzata vissuta dai giovani.
“Parallelamente alle vittime della pandemia, non si possono dimenticare le imprese, – ha sottolineato Garbini – le partite IVA, i professionisti, i commercianti, gli artigiani che dovranno affrontare tempi difficili e dovranno essere remunerati e aiutati dallo Stato. Non parlo di elemosine, ma di aiuti che sono dovuti a contribuenti e onesti lavoratori, che da anni favoriscono il sostentamento del ‘sistema Italia’”.
“Per la questione scuola – ha proseguito Garbini – Auspico che le misure restrittive possano essere allentate nel più breve tempo possibile per garantire la possibilità di poter far ritornare l’attività scolastica a pieno regime, per consentire una migliore formazione ad una intera generazione che soffre le difficoltà di apprendimento, dovute alla Didattica a distanza (DAD). Alla mia generazione e ai più giovani chiedo di sopportare ancora una condizione di vita limitativa per contribuire poi alla crescita, soprattutto con idee e forze nuove, alla rinascita che sempre vi è dopo un periodo buio. Auspico che tutto ciò che ho detto precedentemente, sia centrale, insieme ad altri argomenti, nella vita del Consiglio Comunale, che deve diventare luogo di elaborazione, evitando che possa essere considerato solo come momento di semplice incontro per la ratifica o per rispettare termini di legge”.
In chiusura il presidente ha ricordato il centenario della nascita di Livio Orazio Valentini, pittore, scultore e artista che si è speso tanto per la città di Orvieto e che gode di fama a livello internazionale.
“Da appassionato collezionista di opere d’arte del Novecento, – ha dichiarato Garbini – non posso non fare un accenno al centenario appena trascorso dalla nascita del Pittore Livio Orazio Valentini. Valentini con le sue opere e la sua versatilità anche nell’utilizzo dei materiali differenti ha dimostrato una grande capacità compositiva. Non ho avuto la possibilità per motivi anagrafici di poterlo conoscere, ma la sua arte consente alla mia generazione di poter mantenere un rapporto e un dialogo con lui attraverso le sue opere, che dimostrano una inconfondibile unicità nello stile, tanto da poter cogliere sempre l’attenzione dell’osservatore. Il ‘marchio di fabbrica’ che ogni sua opera possiede, ha consentito a Valentini di poter essere uno dei grandi pittori del Novecento”.