PERUGIA – Cimo Umbria, attraverso il suo segretario regionale, dott. Marco Coccetta, chiede “Risposte certe e rapide sulla riorganizzazione e riprogrammazione del Sistema sanitario e assistenziale regionale. Coccetta lo fa sollevando una serie di interrogativi, partendo da un dato di fatto: “Stiamo assistendo a un aumento dei contagi da Covid 19, anche se non siamo ancora in emergenza sanitaria, è ragionevole pensare che il numero dei ricoveri sia destinato a crescere”.
Il segretario ricorda che “L’aumento dei contagi è legato anche al numero dei tamponi effettuati, di molto superiore rispetto alla primavera scorsa, quando si era toccato il picco dell’emergenza. La Regione ha correttamente intrapreso una strategia, che è quella di testare e quindi isolare i casi di positività, e questo potrebbe in qualche modo controllare la diffusione, ma non so se sarà sufficiente ad evitare un’altra emergenza sanitaria e per questo non possiamo abbassare la guardia”.
LE 5 DOMANDE SOLLEVATE DAL SEGRETARIO COCCETTA ALLA REGIONE
1 – “Durante l’estate, con la malattia che ha concesso una tregua, c’è stata un’adeguata riorganizzazione e un’adeguata riprogrammazione di quello che è il Sistema sanitario e assistenziale regionale?”.
2 – “Abbiamo una programmazione che prevede ospedali Covid e non Covid?”.
3 – “E’ stato pensato un sistema che possa permettere di creare quella rete ospedaliera tanto auspicata che mette tutti i servizi in rete?”.
4 – “E’ stata potenziata l’attività di assistenza sul territorio?”.
5 – “Si stanno facendo concorsi per far sì che vengano, finalmente, messi in ruolo tutti quei posti dove attualmente ci sono facenti funzioni riguardante nello specifico le apicalità?”.
“Queste domande – sottolinea il segretario regionale – meritano risposte certe e veloci. Risposte che chiediamo noi medici e che sono attese da tutti i cittadini umbri”. “Credo che sia chiaro a tutti – aggiunge Coccetta – che il nostro Sistema sanitario non può permettersi un nuovo blocco dell’assistenza per pazienti no Covid, perché, se accadesse, esploderebbe definitivamente una problematica annosa e mai risolta che è quella delle liste d’attesa”.
“Come Cimo Umbria auspichiamo quanto prima un confronto su questi temi con la Regione, confronto che latita da troppo tempo”, tiene a evidenziare Coccetta. “Così come latita – dice ancora – l’applicazione del contratto, siglato a fine dell’anno passato e che prevede l’attuazione, attraverso una contrattazione decentrata che ancora non è partita o che si è avviata in modo estremamente rallentato”.
Il segretario Cimo conclude sottolineando che “soltanto attraverso un confronto franco con la Regione si riuscirà a far ripartire il nostro Sistema sanitario regionale e solo così eviteremo di creare una paralisi che in questa fase non ci possiamo minimamente permettere”.