Quali sono gli effetti e i rischi del lockdown sul benessere psicologico individuale?
Reduci dalla prima ondata del Covid dove per la prima volta nella storia dell’umanità 2,6 miliardi di persone circa sono state in qualche modo in lockdown, quindi impossibilitate nel muoversi, e augurandoci che non ce ne sia un’altra come alcuni sostengono, certo è che viviamo in un periodo di incertezza e di timori causati dalla paura del virus, dagli effetti riportati dalla quarantena e dalle paure per il futuro incerto al riguardo.
I professionisti della salute mentale sono chiamati a prendersi carico dei traumi del singolo, per elaborare insieme il trauma sociale che l’epidemia porta con sé e soprattutto per lavorare affinchè non si perda la speranza.
Ma che ripercussioni ha avuto tutto questo a livello psicologico sulle persone?
Molte sono le persone in difficoltà a vario titolo e con effetti differenti per la perdita del proprio senso di sicurezza, di un lavoro, delle abitudini, dell’integrità fisica e psichica, per la scomparsa di un caro, per le incertezze sul futuro, e molti sono coloro che hanno dovuto subire le pressioni sul fronte contro il coronavirus, come gli operatori impegnati in prima linea, i medici, gli infermieri, le forze dell’ordine.
Alcuni studi infatti, tra cui uno apparso di recente sulla rivista Lancet, cercano di analizzare e comprendere gli effetti psicosociali causati dal virus, fra questi quelli più comuni che sono emersi elencano: irritabilità e disturbi dell’umore, stress, insonnia, ansia, rabbia, depressione e molti sintomi da stress post traumatico.
Lo studio riporta inoltre un dato” tragicamente interessante dal punto di vista psicologico” che al di là del particolare effetto o disturbo più o meno intenso, tutti noi – non solo il personale coinvolto in prima linea contro il virus, es. i sanitari – siamo stati travolti da un trauma personale e sociale vissuto prima o durante l’epidemia.
Essere stati bombardati mediaticamente da continue notizie su Covid, sulla sua pericolosità, aver visto immagini forti di pazienti allettati o dei mezzi militari che trasportavano le bare delle persone morte a causa del covid, aver visto immagini di persone disperate o turbate e simili, anche se tutto ciò non abbia riguardato noi in prima persona comunque nel nostro profondo ha generato in qualche maniera un “disagio”.
Si parla a questo proposito, di traumatizzazione vicaria.
Dai traumi d’infanzia a quelli vissuti in età adulta, ma quanti traumi portiamo “nello zaino” della nostra vita? E quanto pesante è questo zaino adesso a causa dello stress da Covid?
Se anche tu pensi di aver vissuto o stai vivendo in una situazione di stress a causa degli effetti lasciati dal lockdown, se ti va scrivimi la tua esperienza.
Io sono Roberto Ausilio psicoterapeuta, mi occupo da più di 15 anni di aiutare le persone e le coppie a vivere al meglio e al massimo la loro vita grazie alla psicologia pratica.
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Ti lascio tre consigli per riuscire a prevenire il disagio e/o per facilitare la ripresa in questa fase :
Psicoterapia, in particolare Psicoterapia Emdr. Si tratta di un metodo molto utile nelle situazioni di traumatizzazione, quindi anche in questi casi di traumatizzazione vicaria perché ci permette di aiutare la parte interiore del cervello quindi sistema limbico. Ci permette di agire su quelle strutture deputate ad accendere le reazioni fisiologiche, quelle meno soggette al controllo cosciente; ci permette di desensibilizzarle e di renderle più fluide.
La scrittura è fondamentale in questo periodo post Covid, in particolare quella creativa. Descrivere le immagini mentali negative che puoi avere impresse nella tua mente, ad es. immagini della tv relative ai carri funebri. Scrivere delle tue esperienze traumatiche può essere molto utile perché facilita la rielaborazione del tuo cervello.
Avvalersi di tre elementi : natura, relazioni e movimento. Stare a contatto con la natura, immergerci all’interno del verde, in contesti naturali ci permette di rientrare in contatto con delle energie ancestrali. La natura è terapeutica di per sé. L’attività fisica attiva il nostro organismo, lavorare anche sulla la respirazione può essere molto utile per rilassarci. Infine, intrattenere e coltivare buone relazioni con gli altri che sono sicuramente una delle basi per la longevità e per la nostra salute. Trovi l’argomento trattato interessante? Dimmi cosa ne pensi, parliamone insieme all’interno di Psylife, la community per chi vuole vivere alla grande grazie alla Psicologia Pratica e alla Crescita Personale.
Ti lascio con una bellissima frase di Zygmunt Bauman “Il male e la paura sono gemelli siamesi” CIAO e BUONA VITA
dr. Roberto Ausilio
Psicologo Psicoterapeuta
Studio “Psicologia e Vita”
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