Durante il Consiglio Comunale di sabato 4 luglio, a Castel Giorgio è stata discussa e approvata all’unanimità la mozione per “richiedere una presa di posizione ed un’azione organica e collettiva in favore del ripristino della piena operatività dell’Ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto e, più in generale, a tutela del sistema sanitario pubblico”, presentata dal gruppo consiliare “Con i cittadini per Castel Giorgio”. Nel ringraziare tutti i colleghi consiglieri ed il sindaco, Andrea Garbini, per il voto favorevole, il capogruppo Andrea Corritore riassume così i termini della questione.
“Nonostante il progressivo rientro nella normalità dell’allarme causato dal Coronavirus, con un’incidenza di nuovi positivi in Umbria da settimane intorno allo zero – afferma – l’operatività del Santa Maria della Stella non è stata ripristinata. Nonostante le promesse e le rassicurazioni della Regione, ad oggi è praticamente impossibile prenotare esami diagnostici, visite specialistiche o interventi operatori a meno che non siano urgentissimi. Una situazione inspiegabile ed ingiustificabile, un vero e proprio mistero sulla pelle dei cittadini. Nella mozione chiediamo due cose.
La prima è che il Comune di Castel Giorgio, in base ovviamente alle proprie possibilità, metta in atto tutte le necessarie azioni affinché venga ripristinata la normale attività di cura. La seconda è che il Sindaco si faccia promotore di un tavolo di confronto istituzionale che coinvolga tutti gli altri Sindaci del territorio (i cui Comuni sono colpiti come quello di Castel Giorgio dalla semi-chiusura dell’ospedale) affinché non solo l’operatività del presidio venga ristabilita, ma anche per far sì che lo stesso venga difeso, potenziato e valorizzato.
Infine, nella mozione, viene ribadita l’assoluta centralità e l’importanza fondamentale del Sistema Sanitario Nazionale, pubblico e universale. La sanità, come l’acqua, è un bene primario e deve essere lo Stato a garantirlo per tutti in maniera completa, efficace ed adeguata. Negli ultimi dieci anni i governi che si sono succeduti hanno tagliato 37 miliardi di euro al Sistema Sanitario Nazionale, con una spinta da parte di tutte le forze politiche, vecchie e nuove, verso la privatizzazione strisciante della sanità.
Dato che il nostro faro è sempre la Costituzione del 1948, ed una politica del genere è profondamente anticostituzionale, riteniamo tutto ciò gravissimo ed inaccettabile. Siamo quindi chiamati, tutti noi cittadini, a lottare e mobilitarci affinché una conquista di civiltà, approvata con alcune fra le leggi più avanzate al mondo, non venga distrutta per sempre”.
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